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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Shopping e folla in centro, il Governo verso una nuova stretta

Gli assembramenti che si sono registrati domenica in molte città italiane (anche a Pisa) fa riflettere l'esecutivo sulla possibilità di inserire nuove misure

Anche a Pisa ieri pomeriggio 13 dicembre, una domenica pre-natalizia all'insegna del bel tempo, numerose persone si sono riversate nel centro cittadino alla ricerca di regali nei negozi o semplicemente per fare due passi e respirare un po' d'aria di Natale tra alberi e luminarie. Assembramenti, mascherine abbassate, persone che passeggiano gomito a gomito. Una scena che si è ripetuta in numerose città d'Italia tanto che il Governo starebbe pensando ad una nuova stretta per scongiurare che 'un giro di shopping' ci faccia finire in picchiata verso la terza ondata del Covid-19.

La segnalazione: aperitivo arancione in San Martino

Il governo di Giuseppe Conte, come riporta Today.it, valuta infatti un nuovo Dpcm che trasformi tutta l'Italia in zona rossa o arancione da Natale 2020 a Capodanno 2021 o forse addirittura fino al 7 gennaio. La nuova stretta, anticipata ieri mentre si discuteva degli spostamenti tra i comuni e che potrebbe essere invece "a singhiozzo" (ovvero suddifiso in brevi periodi a ridosso delle feste), è stata annunciata ieri durante la riunione dei capodelegazione dopo che i numeri degli ultimi bollettini della Protezione Civile hanno certificato il rallentamento della discesa; in più, spaventano le immagini degli assembramenti nelle vie dello shopping nelle grandi città. E c'è anche chi ipotizza direttamente un lockdown hard a Natale. 

Un nuovo Dpcm per l'Italia zona rossa o arancione da Natale a Capodanno?

Oggi per il punto della situazione si vedranno i capidelegazione della maggioranza con gli esperti del Comitato tecnico scientifico e i ministri Luciana Lamorgese (interni), Francesco Boccia (Affari regionali) e Alfonso Bonafede (Giustizia). Sul tavolo del governo ci sono tre scenari: portare l'Italia in zona rossa o arancione per otto giorni dal 24 dicembre al primo gennaio, oppure nei giorni festivi e prefestivi (24-27 dicembre, 31 dicembre - 2 gennaio e dal 5 al 7 gennaio, oppure direttamente dal 24 dicembre al 7 gennaio). E lo strumento per il mini-lockdown di Natale, ha scritto ieri l'agenzia di stampa Ansa, sarà un nuovo decreto ministeriale che contemporaneamente potrebbe recepire anche la famosa deroga agli spostamenti nei piccoli comuni sotto i cinquemila o i quindicimila abitanti su base territoriale. 
Sul tavolo dell'esecutivo ci sono allo studio:

  • interventi per fermare gli assembramenti nelle vie dello shopping e nei centri delle grandi città attraverso maggiori controlli;
  • chiusure anticipate degli esercizi commerciali;
  • coprifuoco potenziato con la stretta su bar e ristoranti, e limitazioni agli spostamenti tra regioni (che si interromperanno già dal 21 per effetto del Dpcm 3 dicembre) e all'interno dei territori.

Insieme, il Governo dovrebbe consentire di uscire dai comuni al di sotto dei 5mila abitanti con un limite di raggio d'azione chilometrico (si parla di 20 o 30 chilometri) attraverso una mozione di maggioranza che verrebbe discussa e approvata mercoledì in Senato bocciando quella del centrodestra che invece punta a far saltare il blocco per tutti i comuni. Viene quindi data per acquisita la scelta di consentire una possibilità di spostamento il 25, 26 dicembre e l'1 gennaio fuori dal territorio comunale, a chi abiti nelle cittadine più piccole.

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