Complesso Marchesi: è scontro tra studenti sugli striscioni
Nei giorni scorsi sono stati appesi alcuni striscioni da parte di 'Blocco studentesco' collettivo vicino a Casa Pound. Il Collettivo del Buonarroti: "Rifiutiamo ogni simbologia fascista. Chiediamo rapidi e decisi provvedimenti"
E' 'scontro' tra collettivi studenteschi. Nei giorni scorsi sono infatti stati affissi in tre istituti della città, Liceo Scientifico Filippo Buonarroti, all’Itis Leonardo da Vinci e all’Ipsaar Matteotti, degli striscioni di 'Blocco Studentesco', collettivo di destra vicino a Casa Pound. L'obiettivo è quello di entrare nella rappresenza studentesca cittadina. "Lottare per riprendere in mano le redini del nostro futuro - dichiara il Blocco Studentesco in una nota- è l’unica strada percorribile per uscire dal grigiore che incupisce la realtà che ci circonda. Una realtà, quella della rappresentanza studentesca pisana, caratterizzata dai classici slogan anni ‘60, dalle solite sigle legate più al folclore che alla rappresentanza degli studenti Pisani e da rappresentati di istituto schiacciati da presidi-manager".
"Saremo in tutte le scuole - prosegue la nota - a riprova del fatto che c’è ancora una gioventù che tiene al proprio futuro e lo difende. Pretendiamo che la scuola torni ad essere un luogo di formazione, con strutture fruibili da tutti, fucina di uomini colmi di sapere e principi. Il nostro fulmine, simbolo di una generazione che assalta il futuro e non rimane a guardare, continuerà a lasciare il segno in tutte le scuole, continuerà ad essere presente in tutte le battaglie che verranno portate avanti dal Blocco Studentesco a Pisa. In città ci sono degli studenti che non si arrendono, che sono realmente attaccati ai numerosi problemi degli allievi come il caro libri, il caro trasporti, la truffa del contributo volontario e una scuola-azienda dove lo studente non è altro che mero 'utente' di un servizio. Noi siamo pronti a dare battaglia, proprio perché il dovere è uno solo, riprendersi tutto".
Striscioni che non sono piaciuti però al Collettivo Buonarroti. "Come Collettivo - affermano gli studenti del Buonarroti in una nota - rifiutiamo ogni gesto, simbologia o dichiarazione che inneggi ad una qualsiasi forma di fascismo o neofascismo". Il collettivo del Buonarroti cita poi la legge Scelba. "Secondo questa legge - prosegue la nota - si ha 'riorganizzazione del disciolto partito fascista quando una associazione, un movimento o comunque un gruppo di persone non inferiore a cinque persegue finalità antidemocratiche proprie del partito fascista, esaltando, minacciando o usando la violenza quale metodo di lotta politica o propugnando la soppressione delle libertà garantite dalla Costituzione o denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza, o svolgendo propaganda razzista, ovvero rivolge la sua attività alla esaltazione di esponenti, principi, fatti e metodi propri del predetto partito o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista'. A fronte di tutto ciò chiediamo che siano il Liceo stesso e gli uffici provinciali i primi a fronteggiare il problema e a farsi promotori di un processo di sensibilizzazione sul tema, in modo che vengano presi rapidi e decisi provvediementi".