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Cronaca Centro Storico / Via Emanuele Filiberto

Ex Gea, gli studenti in corteo: "L'Università ha evitato ogni confronto"

I ragazzi, dopo il blitz della Polizia nell'edificio occupato martedì scorso, sono stati identificati e rilasciati. Poi hanno sfilato per le vie della città, rilanciando la mobilitazione e lanciando accuse all'Ateneo

Hanno chiesto a gran voce le dimissioni del rettore Augello e del direttore dell’economato Massantini, oltre all'accertamento delle responsabilità della Questura in merito all'operazione che si è svolta ieri all'ex Gea di via Emanuele Filiberto, dove gli agenti sono entrati, pistola alla mano come hanno sottolineato a più riprese gli universitari e postando anche un video su Fb, e hanno identificato una quarantina di studenti trovati all'interno dell'edificio. Non sono mancati momenti di tensione con qualche tafferuglio.

Il blitz della Polizia nell'immobile occupato dell'Università di Pisa è stata un'operazione di polizia giudiziaria, fanno sapere le forze dell'ordine, per stroncare un'attività di furto.
"Non ci sono stati fermi ma solo procedure di identificazione anche se con modalità diverse" ha detto l'avvocato Tiziano Checcoli, chiamato dagli studenti. I ragazzi infatti sono stati accusati del furto di libri presenti in gran quantità negli scatoloni all'interno dell'edificio occupato.

"In meno di mezz’ora centinaia di studenti e solidali sono accorsi sul luogo e raccolti in presidio, bloccati dalle forze dell’ordine, hanno cercato di avvicinarsi agli studenti 'sequestrati', provando a forzare il blocco della Polizia" affermano dal gruppo di 'Studenti contro il nuovo Isee'. Dopo l'identificazione i ragazzi sono stati rilasciati e "la risposta è stata subito determinata: un corteo sempre più numeroso e blocchi per tutta la città, attraversando dipartimenti, piazze e mense, arrivando a occupare la facoltà di Lettere dove si è tenuta un’assemblea finale di rilancio della mobilitazione".

"La reazione esagitata delle forze dell’ordine - proseguono i ragazzi - è l’emblema della mancata assunzione di responsabilità da parte dell’ateneo, che in questi giorni ha sempre evitato ogni confronto e presa di posizione pubblica sulle problematiche poste dagli studenti (costi eccessivi e cattiva amministrazione  delle risorse, il tutto aggravato dalla modifica del parametro ISEE). L’università non è l’unica istituzione cittadina colpevole nel momento in cui corruzione e speculazione sono la cifra della mala gestione della città che ricade in primo luogo sugli studenti".

"Ci chiediamo - continuano - chi sono i veri ladri delle risorse della collettività? Secondo il rettorato, l’economato e la questura i ladri sarebbero gli studenti, i quali chiedevano chiarezza sulla presenza di un enorme magazzino abusivo di libri di proprietà dell’università lasciati a marcire. Questo è un evidente paradosso".

Nel pomeriggio è previsto un corteo che riattraverserà le strade della città e "andrà a chiedere con fermezza chiarimenti e assunzioni di presa di responsabilità da parte delle istituzioni coinvolte nelle speculazioni".

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