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Cronaca

Diana, Edoardo e Paula, Alfieri della Repubblica: "Non smettete mai di aiutare gli altri"

Ricevuti dal sindaco Michele Conti a Palazzo Gambacorti i tre studenti pisani premiati dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Ricevuti ieri pomeriggio dal sindaco di Pisa Michele Conti a Palazzo Gambacorti i tre studenti pisani del Liceo Statale 'Giosuè Carducci' che sono stati premiati dal Capo dello Stato Sergio Mattarella che li ha nominati Alfieri della Repubblica.

Diana Enea, Edoardo Dominijanni, 17 anni, e Paula Kalauz, 18 anni, si sono contraddistinti, si legge nella motivazione diffusa in una nota dal Quirinale, per la “generosità e l’impegno con cui hanno accolto alcuni ragazzi ucraini fuggiti dalla guerra e accolti presso il loro istituto. I tre studenti, in modo del tutto spontaneo e impegnando il loro tempo libero, hanno ideato e realizzato un progetto finalizzato a insegnare la lingua italiana ai ragazzi ucraini, adottando un metodo di insegnamento facilitato con slides esplicative e lezioni in inglese russo e italiano”. Erano accompagnati dai familiari e dalle insegnanti del Liceo 'Carducci' Francesca Graziadio, Maria Giovanna Vitale, Silvia Duranti che hanno seguito il progetto. 

"Quando, come tutti, ho letto qualche giorno fa sulla stampa la bella notizia che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella aveva attribuito un importante riconoscimento a tre nostri giovani concittadini, sono rimasto molto contento ma anche orgoglioso - ha detto il sindaco Michele Conti - altrettanto orgoglioso lo sono stato nel leggere la motivazione che ha convinto il Capo dello Stato a insignire Diana, Paula, Edoardo di questo prestigioso attestato d’onore: 'Per aver promosso un linguaggio universale di pace'. Con il loro impegno, fantasia e sacrificio, infatti, la città ha potuto prendere consapevolezza come le nostre scuole, in questo caso il liceo Carducci, siano luogo fertile per l’incontro e la formazione dei cittadini del domani. E di conseguenza per la costruzione di quel futuro di pace che tutti auspichiamo. Non solo dunque scuole quali sinonimo di problematiche, come spesso purtroppo viene raccontato. Ma luogo di formazione e di scambio di principi, valori e di cultura. Spesso diciamo di non conoscere i nostri giovani e di non comprenderne certi atteggiamenti. Penso, ad esempio, alle cronache di questi giorni che raccontano di giovani che si divertono a rischiare la vita nell’attraversare i binari, magari per farsi un selfie. Martedì scorso la città è stata bloccata, per la chiusura dei passaggi a livello, a causa di questi atteggiamenti francamente censurabili. Diana, Paula, Edoardo, invece, con il loro esempio, valorizzato dal Quirinale, ci dicono che i giovani sono anche altro, hanno valori, principi e li mettono in pratica. Sono esempi positivi da promuovere e diffondere".

"Si sono fatti carico, infatti, in modo spontaneo, di aiutare i loro nuovi compagni di scuola, arrivati dall’Ucraina a Pisa dopo lo scoppio della guerra. E si sono inventati un progetto per aiutarli nell’insegnamento dell’italiano. Studenti che si sono trasformati in docenti per i loro nuovi compagni di scuola. Un’idea senz’altro da premiare. E, a nome della città, sono molto orgoglioso che siano stati tre pisani ad averla realizzata. Pisa - ha concluso il sindaco - è una città aperta, accogliente, ospitale. Una città che deve mantenere la sua antica vocazione di sguardo aperto al mondo, grazie a scambi culturali e innesti di nuove forze nella comunità, sempre nel rispetto delle regole e nella piena consapevolezza dei diritti e dei doveri che la cittadinanza impone. A conferma di questo, sono molto contento che in questi anni, da quando sono sindaco, abbiamo dato la cittadinanza a 1.087 nuovi italiani, di cui 34 in queste prime settimane del 2023".

"Oggi, abbiamo ritenuto importante dunque incontrarvi qui, nella Casa Comunale, la casa di tutti i pisani, per dirvi grazie per quello che avete fatto e per chiedervi di non smettere mai di aiutare gli altri. Perché aiutando gli altri si aiuta anche noi stessi. E vi faccio dono, a nome di tutta la nostra comunità, di una spilla con la Croce Pisana che spero vorrete portare per rappresentare la città oltre a una copia della nostra Costituzione".

Inoltre ai tre ragazzi sono stati consegnati anche la bandiera italiana, la pergamena con l’Inno d’Italia e una copia del libro 'Pisa. Le 100 meraviglie +1'.

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