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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Scuola e Invalsi, proteste degli studenti: prova boicottata e ragazzi sospesi

La Rete degli Studenti Medi di Pisa prosegue le mobilitazioni contro la riforma della scuola ed i test di valutazione e denuncia quanto accaduto dopo il boicottaggio delle prove eseguite il 12 maggio scorso: "Faremo incontro coi genitori"

Proseguono le manifestazioni degli studenti contro la riforma della Buona Scuola del governo Renzi. Questa mattina i ragazzi del Liceo Classico Galilei si sono stretti per mano davanti la struttura in un abbraccio simbolico, al fine di testimoniare il proprio appoggio alla scuola pubblica diversa da quella immaginata dalla nuova legge. "Noi studenti nutriamo un’idea di scuola diversa da quella di Renzi – scrive la rete degli Studenti Medi di Pisa – crediamo nelle nostre potenzialità e nella possibilità che abbiamo di lanciare dei messaggi forti attraverso queste iniziative".

"Basta riforme che demoliscono la scuola inclusiva, aperta a tutti, che accompagna i ragazzi nel percorso di crescita e non li mette in competizione, che non dà il potere al preside di nominare i professori o valutarli secondo criteri poco consoni, che difende il diritto allo studio e chiede veri investimenti per l’edilizia scolastica".

Lo scorso 12 maggio si sono svolte le prove Invalsi ed anche lì c'è stata contestazione. Tali test sono considerati dai rappresentanti degli studenti come un "inutile metodo di valutazione che giudica lo studente come una macchina di conoscenze e di applicazione logica, non come una persona, favorendo l’appiattimento e l’omologazione delle diverse doti e qualità degli studenti". Per questo al Santoni in quella occasione è stato proposto di boicottare la prova, consegnando in bianco il foglio.

Molti studenti lo hanno fatto, decidendo anche di cancellare il loro codice identificato in modo da rendere anonima la prova. Il comportamento è stato condannato dalla scuola e circa 25 studenti hanno ricevuto l'avviso di sospensione. "Come sindacato studentesco – afferma la Rete degli Studenti Medi – ponendoci l’obiettivo di tutelare gli studenti da episodi simili, ci sentiamo di condannare questo provvedimento. E' previsto entro la fina della settimana un incontro assieme a questi studenti ed i loro genitori per discutere l’accaduto, difendere i ragazzi dall'ingiusta ritorsione del dirigente e coordinarci per un'eventuale azione legale. La scuola dovrebbe essere un ambiente in cui si insegna a vivere in una società moderna e democratica, provvedimenti simili trasmettono solamente il messaggio opposto".

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