Crisi, task force per evitare l'escalation di suicidi: a rischio i soggetti più vulnerabili
Si è svolta in prefettura una riunione per affrontare il problema. All'incontro hanno partecipato, oltre al prefetto Francesco Tagliente, anche rappresentanti delle forze dell'ordine e delle istituzioni
L’attuale crisi economica in cui si trovano molte persone può alimentare situazioni di disagio e di scoraggiamento che potrebbero sfociare in imprevedibili comportamenti autolesionistici.
I gesti estremi, compiuti da alcuni titolari di aziende e attività, riconducibili a sofferenze di natura finanziaria, esigono pertanto un’attenta riflessione, per valutare ogni possibile iniziativa utile a scongiurare tragedie familiari e predisporre tutti gli strumenti idonei a prevenire efficacemente il fenomeno.
Il tema, di scottante attualità, è stato affrontato nel corso di una specifica riunione della Conferenza Provinciale Permanente, convocata dal Prefetto di Pisa Francesco Tagliente, nel pomeriggio del 29 maggio.
Al Palazzo del Governo erano presenti i vertici provinciali delle Forze e Corpi di Polizia e degli Uffici pubblici statali, il Direttore dell’Unità operativa di psicologia clinica, nonché i rappresentanti degli Enti locali, di quelli economici, dei sindacati, delle Associazioni delle categorie economiche, dei Centri d’ascolto antiracket e degli sportelli antiusura.
Per oltre due ore hanno fornito interessanti contributi, per migliorare la rete di ascolto e di assistenza socio-economica alle persone che versano in condizione di fragilità, i rappresentanti di Camera di Commercio Giuliana Grison, di CNA Maurizio Bandecchi, di Confartigianato Romano Pucci, della Provincia di Pisa Graziano Turini, del Comune di S. Croce sull’Arno Alessandro Valiani, di Confcommercio Federico Pieragnoli, dell’ AGCI Luca Malucchi, dell’ABI Giorgio Occhipinti, della Banca d'Italia Claudia Caranzano, dell’Associazione Conciatori di S. Croce sull’Arno Franco Donati, della Direzione Territoriale del Lavoro Anna Maria Venezia, dell’Agenzia delle Entrate Patrizia Muscarà, di Equitalia Renato Biasi, della Guardia di Finanza Marcello Montella, della Questura Fabio Cilona e dell’Arma dei Carabinieri Gioacchino Di Meglio.
A conclusione dell'incontro sono stati condivisi, all’unanimità, alcuni obiettivi: specializzare gli operatori del settore, in modo da sviluppare e accrescere la capacità di riconoscere le situazioni potenzialmente a rischio anche sul piano psicologico; far monitorare da personale addetto agli sportelli d’ascolto le situazioni di criticità irrisolte, soprattutto di natura economica, attraverso il riascolto dell’operatore stesso a distanza di 2/3 mesi, per conoscere se e come abbia risolto la problematica segnalata, anche per verificare eventuali sopravvenute condizioni di rischio riguardo a fenomeni di usura o di altre forme d’illegalità; redigere un protocollo d’intesa tra le Amministrazioni, gli Enti e le Aziende interessate all’ascolto o all’erogazione di servizi, al fine di esaltare il flusso informativo orizzontale e verticale; istituire un’apposita struttura, a livello provinciale, presso un’Amministrazione o Ente disposto ad accollarsi gli oneri organizzativi, che si farà carico delle situazioni irrisolte dai singoli sportelli di ascolto territoriali, in stretto collegamento con la Prefettura, le Forze dell’Ordine, gli Enti pubblici economici e gli Istituti finanziari. Non solo: tale organismo si dovrà relazionare, periodicamente, con il Prefetto per condividere eventuali ulteriori interventi, finalizzati a ridurre il disagio delle persone, famiglie ed imprese che versano in condizioni di grave difficoltà.