Somalo suicida a Firenze, la Questura: "La sua domanda di asilo era stata accolta"
L'uomo si è ucciso nel pomeriggio di giovedì in via Slataper, gettandosi dal quarto piano delle struttura di accoglienza in cui viveva insieme ad altri connazionali. Era arrivato in Italia nel 2011 ed era stato accolto in un centro di accoglienza della Croce Rossa
La richiesta di asilo presentata dal ragazzo somalo, Mohamud Mohamed Guled, che ieri si è ucciso in via Slataper a Firenze, era stata accolta. Lo si apprende dalla Questura di Pisa. Il giovane, stando a quanto hanno riferito alcuni suoi connazionali, avrebbe deciso di porre fine alla propria esistenza proprio dopo che si era visto rifiutare la richiesta di permesso di soggiorno e di documenti regolari che gli avrebbero permesso di trovare un lavoro: si è buttato dal quarto piano della struttura dove vivono 150 persone, provenienti dal corno d’Africa e in fuga dalla guerra, molti di loro rifugiati politici o richiedenti asilo.
L'uomo era arrivato in Italia nell'estate 2011 e, giunto a Pisa, aveva formulato la domanda di asilo mentre, insieme ad alcuni connazionali, era stato ospitato in un centro della Croce Rossa Italiana. La sua domanda, affermano dalla Questura, era stata poi accolta dalla commissione territoriale. L'ok gli era stato notificato circa un mese fa e il 23 maggio aveva chiesto il rinnovo del permesso di soggiorno.
