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Cronaca

500 posti a rischio alla Continental: la politica si mobilita

Interrogazione al ministro del Lavoro presentata dall'onorevole Ziello. Mentre i consiglieri regionali chiedono l'intervento della Regione

C'è preoccupazione per gli annunciati esuberi della sede pisana della Continental. Secondo quanto annunciato dalla stessa azienda tedesca sarebbero 500 i posti di lavoro a rischio nei punti di produzione di San Piero a Grado e Fauglia.
"Una crisi occupazionale alla Continental sarebbe un colpo durissimo per il territorio pisano. Occorre assolutamente scongiurare questo pericolo. Per questo ho presentato un'interrogazione al ministro del Lavoro affinché assuma subito tutte le iniziative istituzionali del caso" annuncia il deputato pisano della Lega Edoardo Ziello.
"Serve un’azione di moral suasion - sottolinea Ziello - per far capire al colosso tedesco dell’automotive che per potenziare il processo di conversione delle componentistiche per le automobili potrebbe creare collaborazioni preziose con le nostre eccellenze scientifiche territoriali quali l’Università di Pisa, la Scuola Normale Superiore e la Scuola Superiore Sant’Anna. Sarebbe una prospettiva funzionale al rilancio, alla stabilizzazione e alla valorizzazione degli stabilimenti produttivi pisani". 
Il capogruppo di Forza Italia in Consiglio Regionale Maurizio Marchetti ha presentato una mozione "che impegni la Regione a istituire tempestivamente un tavolo con tutte le parti, così da scongiurare lacerazioni che sarebbero irrimediabili". La perdita di 500 posti di lavoro "implicherebbe una ferita difficilmente sanabile al tessuto produttivo, occupazionale e anche sociale dell’intera area", per questo per Marchetti "è indispensabile che la Regione si attivi fin da subito ad ogni livello per scongiurare la paventata perdita e dislocazione di posti di lavoro e di capacità produttiva" presso quegli stabilimenti Continental, e impegna la Giunta toscana "ad attivarsi con immediatezza, fin da subito e valutando anche la possibilità di convocare tavoli di confronto con azienda, lavoratori e istituzioni sulla vertenza Continental che coinvolge gli stabilimenti di Fauglia e San Piero a Grado con l’obiettivo di assicurare la tenuta occupazionale e le due realtà produttive nella loro interezza ed integrità, valorizzando semmai anche il centro di ricerca mondiale sugli iniettori collocato all’interno del polo di Fauglia" nonché "a riferire sugli sviluppi della vertenza e sulle azioni di merito via via intraprese".

Dalla Regione interviene con preoccupazione anche la consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle Irene Galletti: “Da tempo seguivamo con attenzione la vicenda, grazie al prezioso contributo di operai e sindacalisti. Il mantenimento dei livelli occupazionali - spiega - è un nodo essenziale che deve essere incluso nelle strategie imprenditoriali della Continental”. Galletti ricorda che il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli proprio in questi giorni ha annunciato la convocazione di un tavolo ministeriale dedicato al comparto auto: “Ovviamente - prosegue Galletti - l’iniziativa coinvolge tutto il settore dell’automotive e rappresenta, dunque, un primo importante segnale della grossa attenzione che questo Governo ha deciso di convogliare su questo prezioso settore. Da parte nostra, riguardo la vicenda Continental, presenteremo un atto ad hoc in Regione, così che prosegua e si intensifichi il monitoraggio della situazione. Cercheremo, inoltre, di favorire e seguire in modo costante un positivo collegamento tra il Ministero, i vertici regionali, l’azienda e le rappresentanze sindacali, in modo da rendere un servizio utile ai lavoratori coinvolti e a tutto il territorio pisano”.

Al fianco dei lavoratori il gruppo consiliare pisano di Diritti in comune: "I lavoratori pisani, dislocati nei due stabilimenti di San Piero a Grado e Fauglia, producono iniettori per i motori a benzina, prodotto che la Continental ha in previsione di dismettere tra il 2023 e il 2028. La riorganizzazione si respirava già negli stabilimenti pisani, viste le previsioni degli ordinativi in calo - affermano - l’azienda dichiara che incentrerà le attività 'sulle principali aree di crescita (guida autonoma, connettività, servizi per la mobilità, pneumatici, ricambi e motori elettrici)'. Adesso bisognerà lavorare per avere garanzie circa la riconversione della produzione e quindi salvaguardare tutti i posti di lavoro. Noi condividiamo le preoccupazioni delle lavoratrici e dei lavoratori, che si stanno trovando ad affrontare l’incertezza per il futuro. Ci mettiamo a disposizione loro e dei soggetti sindacali, e ci impegniamo a sollecitare le istituzioni locali, Comune e Regione, affinché portino Continental a rivedere la previsione di riduzione della forza lavoro sul nostro territorio e ad attuare una riconversione innovativa e all’avanguardia, con la più ampia partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori, visto anche l'impegno ad un 'ampliamento del personale in ambito informatico e nelle divisioni individuate come prioritarie per il futuro'. C’è tutto quanto necessario - concludono dal gruppo consiliare - lavoratrici e lavoratori con competenze che garantiscono elevati standard di qualità e tre Università fucine di avanzati settori di ricerca scientifico-tecnologica-ambientale".

"Chiederemo immediatamente al presidente Rossi che venga convocato un tavolo in Regione per monitorare la situazione ed avviare un confronto con l'azienda anche a livello istituzionale. Noi, come abbiamo detto sempre, abbiamo l'ossessione per il lavoro e non staremo a guardare di fronte a una situazione che potrebbe avere gravissime ripercussioni sociali sul territorio. A maggior ragione adesso che, proprio come Regione, stiamo definendo una legge attraverso cui sostenere le imprese sia finanziando gli investimenti in industria 4.0 sia la formazione per riallocare il personale verso le nuove tecnologie". Così il consigliere regionale del Partito Democratico Antonio Mazzeo.

"Per l'importanza che riveste questa azienda andranno attivati subito tutti i tavoli necessari sia a livello regionale sia a livello nazionale - aggiunge Alberto Lenzi, sindaco di Fauglia - è fondamentale che si definisca un percorso che permetta sia di garantire un futuro allo stabilimento produttivo sia, coinvolgendo oltre alle istituzioni anche l'Università di Pisa, la possibilità per i lavoratori di una loro riconversione verso l'elettrico. Su questo terreno noi faremo appieno la nostra parte e confidiamo che tutti i soggetti chiamati a sedere intorno a quei tavoli faranno altrettanto".

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