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Sabato, 20 Aprile 2024
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Tagli al Teatro di Pisa, il presidente: "Situazione difficile ma occorrono precisazioni"

Giuseppe Toscano interviene sulla questione dei tagli annunciati dalla Cgil nei giorni scorsi. Il Comune ha deciso di confermare la sua quota anche per il 2013, mentre per quanto riguarda le 100mila euro citate dal sindacato si trattava di un contributo straordinario

Riceviamo e pubblichiamo la lettera del presidente del Teatro di Pisa Giuseppe Toscano in merito ai tagli al teatro da parte di Provincia e Comune, annunciati dalla Cgil.

"In alcuni articoli di stampa pubblicati sui quotidiani in questi giorni ho avuto modo di leggere la posizione del sindacato, giustamente preoccupato per i tagli alla cultura con le ripercussioni sulle tre Fondazioni Teatrali della nostra Provincia (Teatro di Pisa, Politeama di Cascina e Teatro Era di Pontedera). Per questa attenzione non si può che esprimere ringraziamento alle organizzazioni sindacali, sempre ovviamente attente alle ripercussioni in termini di promozione delle attività culturali e soprattutto dei riflessi occupazionali.

Occorre però fare una precisazione rispetto ad alcune affermazioni non esatte.

In merito alla posizione del Comune di Pisa, occorre precisare che la quota in qualità di socio del Comune di Pisa (Socio di maggioranza) è di 1.470.000 Euro. Tale quota è rimasta a tutt’oggi invariata e il Comune ha scelto di confermarla anche per il 2013, per non vanificare oltretutto il lavoro effettuato e i risultati raggiunti (il Teatro di Pisa chiude il bilancio in pareggio da tre anni, e anche per il 2012 si prefigura un bilancio in equilibrio grazie ai meccanismi di controllo attivati).

La quota di 100.000 Euro, cui si fa riferimento negli articoli, era riferita a un contributo straordinario che i due soci principali (Comune e Provincia) avrebbero dovuto erogare, per la costituzione di un 'fondo di riserva indisponibile' che consentisse al Teatro di non ricorrere al credito bancario, evitando i relativi aggravi di carattere finanziario. Il Comune di Pisa ha versato la quota stabilita (100.000) per la costituzione del suddetto fondo, che è tuttora iscritto a bilancio e si sta rivelando utile ai fini del risultato della gestione. Tale fondo, al quale purtroppo non ha contribuito la Provincia, non è assolutamente stato ridotto o ridimensionato. Semplicemente il Comune di Pisa, contando su disponibilità straordinarie, ha erogato anche per il 2012 un’ulteriore somma di 100.000, a sostegno dell’attività istituzionale del Teatro, cosa che non si rende possibile per il 2013 stanti, almeno per il momento, le condizioni attuali della finanza locale. Ma è opportuno precisare che si trattava, nel 2012, di un contributo straordinario senza vincolo di destinazione.

Come ulteriore precisione, si informa che il Bilancio di Previsione 2013 del Teatro di Pisa, regolarmente approvato, come previsto dallo Statuto, in data 4 dicembre 2012, tiene conto dei suddetti stanziamenti: ovviamente, per garantire l’equilibrio di bilancio, sono stati predisposti alcuni interventi che nella fase autunnale calibreranno strettamente le attività, limitandole sulla base delle risorse assegnate, alcune delle quali (come gli stanziamenti ministeriali) ancora in via di determinazione.

È invece notizia recente che la Regione ha fatto la scelta di ripristinare i finanziamenti 2013 ai tre Teatri di Pisa, Livorno e Lucca, eliminando i tagli operati nel 2012, con ciò riportando il contributo per il nostro Teatro da 160.000 ai precedenti 200.000. Resta invece fermo il taglio regionale di 40.000 sul 2012.

Alla luce di quanto sopra le prospettive per il 2014, non modificandosi la situazione attuale, restano ovviamente di grande difficoltà e richiederanno ulteriori interventi".

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