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Cronaca

Tangenziale nord-est, Sel: "Non sono chiare le prospettive di finanziamento"

Il gruppo consiliare presenterà un'interpellanza per approfondire i criteri e le prospettive della progettazione dell'opera. "C'è rischio di dispersione di risorse pubbliche"

Dopo il via libera della Giunta regionale alla progettazione definitiva della tangenziale nord-est di Pisa, molte critiche si sono levate da parte sia di forze politiche che associazioni, come Legambiente. Adesso è il gruppo consiliare pisano di Sel a lanciare un avviso circa la copertura finanziaria dell'opera, in quanto c'è "il rischio è una dispersione di risorse pubbliche, risorse comunque ingenti, in una fase in cui peraltro l'originaria ripartizione dei costi dell'opera (50% regione, 20% Comune di Pisa e Provincia di Pisa, 10% Comune di san Giuliano) si scontra con lo smantellamento dei bilanci delle province".

Verrà presentata nel prossimo Consiglio Comunale un'interpellanza per chiarire "il perché della scelta di alcuni lotti per la progettazione a discapito di altri, e le prospettive generale di finanziamento dell'opera". Il dubbio espresso da Sel riguarda l'effettivo prosieguo del finanziamento dell'opera, a partire dalla stessa progettazione. "Negli atti che danno il via al finanziamento della progettazione - si legge nella nota di presentazione dell'atto ispettivo - non si fa alcun cenno al successivo finanziamento dell'opera".

In sostanza dagli atti della Regione, secondo Sel, si evince la scarsa solidità del progetto. Secondo il gruppo l'impegno di spesa regionale al momento stanziato "di 1 milione di euro, di cui 300mila sull'annualità 2016 e 700mila sull'annualità 2017, non è sufficiente alla redazione del progetto definitivo dell'intero tracciato della viabilità nord di Pisa, pertanto, (e da ora si cita la Regione) 'occorre dare priorità nella progettazione al lotto compreso tra i nodi 1 e 3, al lotto compreso tra i nodi 3 e 5 e al lotto compreso tra i nodi 10 e 12'".

Quindi la prima richiesta di chiarimenti al sindaco riguarda "i criteri che sono stati utilizzati per individuare i lotti sui quali investire le risorse per la progettazione definitiva". La seconda riguarda i costi della progettazione, poiché è la stessa Regione a scrivere della DGRT 688 del 19 luglio che '"qualora non fosse possibile l'assunzione degli impegni di spesa nell'esercizio finanziario in cui le risorse regionali risultano stanziate e nell'esercizio finanziario successivo le stesse risorse dovessero risultare in tutto o in parte non disponibili, le parti stabiliscono fin da ora che l'Accordo dovrà essere oggetto di rimodulazione, anche mediante atti integrativi".

L'ultimo punto dolente secondo Sel riguarda il Priim 2016, il Piano Regionale Integrato Infrastrutture e Mobilità: "Nel documento di monitoraggio approvato dalla Giunta regionale il 14 giugno - denuncia il gruppo - l'opera non figura a nessun titolo". Il terzo punto da chiarire dell'interpellanza chiede quindi "quale sia il senso complessivo di una operazione che non figura tra le priorità del Piano regionale integrato infrastrutture e mobilità, finanziata con contributi straordinari, e per la quale non risulta a oggi alcun finanziamento dell'opera certo e strutturale, in modo che questo passaggio rischia di essere un mero spreco di risorse pubbliche".

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