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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Marco vince la sua disabilità: una targa per celebrare il diploma

Si era diplomato con un percorso curriculare, nonostante una grave disabilità non verbale. Lunedì 26 settembre il riconoscimento da parte della Sds. La presidente Capuzzi: "Un esempio per tutti noi"

"Più volte abbiamo pensato di gettare la spugna e di scegliere la strada più facile, ma alla fine la determinazione e la convinzione di Marco ci hanno spinto ad andare avanti". Tradisce un pizzico di emozione Maria Antonietta Scognamiglio, consigliera comunale del Pd, presidente della Commissione Politiche Sociali del Comune e mamma di Marco Del Monaco, il ragazzo con paralisi celebrale infantile che questa mattina, lunedì 26 settembre, ha ricevuto una targa dalla presidente della Sds pisana, Sandra Capuzzi, per aver conseguito, nel luglio scorso, il diploma di maturità curriculare all'Istituto Santoni Gambacorti. E' infatti la prima volta che, in provincia di Pisa, un ragazzo con una disabilità non verbale ha potuto sostenere le stesse prove d'esame di Stato dei suoi compagni.

"Abbiamo voluto dare un riconoscimento a Marco e alla sua famiglia - ha detto la presidente della Sds di Pisa, Sandra Capuzzi, consegnando la targa al ragazzo - perchè la sua storia rappresenta un esempio per tutti noi e per tutti quei ragazzi che, nonostante la loro disabilità, vogliono integrarsi nel percorso scolastico sullo stesso piano dei compagni normodotati".

"Marco - ha poi raccontato la madre - ha sempre dimostrato le sue capacità e questo ci ha spinti a scegliere fin da subito un percorso didattico curriculare: una decisione tutt'altro che scontata perchè molti studenti con disabilità sono portati a preferire un percorso differenziato che semplifica la vita a tutti". Un percorso che, rispetto a quello curriculare, prevede un programma ridotto che non consente però di arrivare al diploma (lo studente riceve solo un attestato). "Il nostro obiettivo - ha proseguito Maria Antonietta Scognamiglio - non era ottenere il diploma a tutti i costi ma quello di poter dimostrare il livello di apprendimento. Dopo aver creato tutte le condizioni, avremmo accettato serenamente una bocciatura se Marco si fosse dimostrato impreparato".

Un traguardo che Marco ha invece raggiunto, superando molti ostacoli e periodi bui. "Far capire e farsi sostenere dalla scuola nella scelta del curriculare - ha detto la Scognamiglio - non è stato né semplice né immediato. A partire dalle ore di sostegno, ai Glic (Gruppo di lavoro individuale sul caso), alla condivisione del concetto di obiettivi minimi, le battaglie, anche legali, sono state molte e faticose. Ai genitori che si trovano in una situazione simile alla nostra vorrei dire che bisogna crederci, essere disposti al sacrificio e lavorare per definire con la scuola, Sds ed istituzioni, le condizioni per il percorso scolastico e didattico. Le associazioni sul territorio possono sostenere e supportare le famiglie in questa scelta".

Fondamentale per Marco, oltre alla sua tenacia, è stato anche il ruolo giocato dell’assistente specialistica. "Una figura - ha raccontato la madre - che ha permesso di creare un tessuto relazionale nella propria crescita e che ha rappresentato una sorta di mediazione nella comunicazione con gli altri ragazzi, anche nei momenti di socializzazione fuori dall’aula. Decisive sono risultate anche tecnologie come la Lim (Lavagna interattiva multimediale) e metodoligie come la CAA (Comunicazione aumentativa alternativa), pratiche poco diffuse fino a non molto tempo fa". Tra pochi giorni per Marco inizierà invece una nuova avventura. "Si è appena iscritto all'Università - ha detto concluso la Scognamiglio - e tra poco inizierà a frequentare le lezioni del corso di laurea in Discipline della comunicazione e dello spettacolo".

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