rotate-mobile
Cronaca

Mensa universitaria, si paga in base al reddito: è protesta

Il 30 novembre era stato approvato il bilancio universitario per il 2012, che prevedeva dei rincari nell'ambito della mensa. Dal 1 aprile sono entrati in vigore i nuovi prezzi e Sinistra Per ha manifestato il suo disaccordo

Dal 1 aprile è stato ufficializzato e messo in pratica il rincaro dei costi per i pasti della mensa universitaria di Pisa, previsto dal bilancio 2012. Così l’Azienda Regionale per il Diritto allo Studio Universitario ha modificato le tariffe nelle mense: i prezzi dei pasti andranno in base al reddito dell'indicatore Isee, posseduto dagli studenti.

Sono previsti tre differenti importi per il pasto completo, che fino ad ora costava massimo 3 euro. Le regole prevedono che che per un  Isee non superiore a 36 mila euro si paghino 2,80 euro;  per gli Isee che vanno da 36 mila a 75 mila si pagheranno 3 euro, mentre per gli Isee superiori a 75 mila  si dovranno pagare 4 euro.

La fascia di 4 euro verrà applicata anche a tutti coloro che non presenteranno la domanda per la riduzione tariffaria. L'Università sottolinea che il provvedimento è teso a garantire una maggiore equità sociale nell’accesso alla ristorazione  universitaria ed è stato assunto per cercare di sostenere maggiormente  gli studenti che provengono da famiglie con minore reddito, chiedendo una sorta di contributo di solidarietà in presenza di un reddito più alto.

Ma le nuove tariffe non sembrano andare giù a molti studenti. Le associazioni di Sinistra Per, C.U.A e Tijuana Pisa non hanno tardato a far sentire il proprio rammarico per le decisioni prese dal DSU. In occasione della nuova fasciazione hanno deciso di cucinare e distribuire pasti ad un prezzo simbolico, proprio all'entrata della mensa centrale, vicino a Piazza dei Cavalieri.

"Siamo contrari a questa misura di falsa equità sociale - fanno sapere i rappresentanti delle tre associazioni studentesche -  la gestione del DSU svende il bene pubblico e aumenta  la discriminazione degli utenti al servizio, scaricando i costi del diritto allo studio sulle spalle degli studenti e dei lavoratori. Questo provvedimento si somma al prossimo aumento della tassa regionale, a vizi di gestione come il sistematico finanziamento di 3 milioni di euro annui a Praticelli s.p.a. e alla costante chiusura di servizi per gli studenti, come il SEU".

Si denota una profonda amarezza nelle parole dei rappresentanti di Sinistra Per, C.U.A e Tijuana Pisa per i i nuovi aumenti sulla mensa, che si vanno a sommare ad una serie di restrizioni e tagli dovuti alla profonda crisi economica. Ieri i ragazzi hano bloccato il servizio delle mensa, cercando un momento di confronto con il personale che ha partecipato all'assemblea senza esporsi ma ascoltando l'opinione e il punto di vista degli studenti.

Le tensioni non accennano a diminuire. Gli studenti e i loro rappresentanti continuano a volere un confronto serio con la dirigenza del DSU. "È emersa la volontà di avviare un percorso pubblico e democratico con la partecipazione di tutte le parti coinvolte - annunciano da Sinistra Per - bisogna riconoscere il potere decisionale di chi lavora nella mensa e di chi ne usufruisce. Come studenti, ci impegniamo quindi a costruire altri momenti di discussione e mobilitazione, a partire da un incontro aperto a tutti a metà aprile".

Intanto nel sito dell'Università si trovano già le disposizioni per ottenere la riduzione. Gli studenti interessati devono compilare una domanda on line, presente sul sito internet dell’Azienda che confida di completare l’interscambio dell’Isee già presentato dai ragazzi, in modo da ridurre gli adempimenti a carico degli stessi studenti.

Ogni studente, collegandosi alla pagina web, potrà comunque modificare i propri dati. Tutte le informazioni su come ricevere le riduzioni, sulla tipologia di utenti ammessi ai benefici, sull’accesso alle strutture di ristorazione e la domanda di richiesta riduzione sono presenti sul sito.

 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Mensa universitaria, si paga in base al reddito: è protesta

PisaToday è in caricamento