Confcommercio preoccupata per la 'tassa sui biliardini': "No alle multe!"
L'associazione pisana è contraria alle nuove misure di imposta che spingono gli esercenti a non far usare il tradizionale divertimento estivo
"Due anni di Covid, negozi e attività commerciali falcidiati, lo scoppio della guerra in Europa, l'esplosione dei costi energetici e delle materie prime, la carenza cronica di personale, l'inflazione in salita vertiginosa, a fronte di tutto questo lo Stato ha tempo di occuparsi della tassa sui biliardini!". Anche a Pisa arriva il tema nazionale delle autorizzazioni sui giochi classificabili come d'azzardo e quindi con una tassazione particolare, una norma che fa discutere e preoccupa gli esercenti.
E' quindi indignato il direttore di Confcommercio Provincia di Pisa Federico Pieragnoli, che prosegue: "Di fronte alla gravità dei problemi che imprese e cittadini debbono affrontare, la preoccupazione è quella di tassare i biliardini e multare gli imprenditori, siamo all'assurdo! La politica si volta indifferente dall'altra parte e libera il campo ad una burocrazia tetragona, ottusa e autoreferenziale che invade ogni spazio sociale per vessare chi lavora e il cui unico obiettivo è solo quello di continuare ad ingrassare sulle spalle di imprese e cittadini".
"Il risultato di questa inaccettabile bravata burocratica, che fuori da ogni realtà arriva ad equiparare il biliardino al gioco d'azzardo è che la gran parte degli stabilimenti balneari e dei pubblici esercizi è stata costretta a sigillare i calcio balilla, impedendo inopinatamente alla clientela di godere di un tradizionale quanto innocuo passatempo che esiste da sempre". Conclude quindi il direttore: "La toppa dei chiarimenti sopraggiunti, con le giustificazioni dei Monopoli sono quasi peggio del 'buco' al buonsenso e persino allo stato di diritto che questo ulteriore folle provvedimento finisce per generare. Ci auguriamo che non uno degli imprenditori italiani debba pagare una sanzione per questo motivo".