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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Tassa di soggiorno, Confcommercio attacca: "Coprirà buchi di bilancio"

Ancora infuocate le polemiche intorno alla tanto discussa imposta che dal prossimo 1° marzo andrà a colpire tutti coloro che soggiorneranno negli alberghi della città della Torre. Il Comune ne ricaverà oltre 2 milioni di euro

Continua il botta e risposta tra l'amministrazione comunale di Pisa e Confcommercio, dopo la richiesta di quest'ultima di rimandare l'applicazione della tassa di soggiorno negli alberghi della città fino al chiarimento di nodi tecnici e procedurali. Ma l'amministrazione pisana non mostra l'intenzione di ripensarci, dunque dal prossimo 1° marzo l'imposta entrerà in vigore.

"Prendiamo atto della risposta puntuale dell'assessore al bilancio del Comune di Pisa Giovanni Viale, il quale sostiene di ricavare dalla tassa di soggiorno qualcosa come 2,4 milioni di euro - afferma il direttore di Confcommercio Pisa Federico Pieragnoli - vogliamo credere alle sue considerazioni finanziarie, che prendiamo per buone. Restando su questo stesso terreno, invitiamo pubblicamente l'assessore a destinare tutti i soldi in eccedenza che si dovessero incassare a vantaggio diretto delle imprese turistiche e commerciali della città. Premesso poi che la tassa di soggiorno resta per noi un balzello iniquo ed ingiustificato, da non applicare, come Confcommercio Pisa vigiliremo con estrema attenzione sulla destinazione futura di tale risorsa aggiuntiva".

Secondo l'associazione di categoria l'80% delle risorse derivate dalla tassa copriranno buchi di bilancio del'amministrazione. "Pensiamo che sia troppo facile, assessore Viale, introdurre sempre nuovi balzelli sulle spalle di imprese, lavoratori e turisti - sottolinea Pieragnoli rivolgendosi a Viale - senza mai mettere mano a fondo ai clamorosi disservizi della macchina comunale e senza mai entrare veramente in un'ottica di economia, risparmio, efficienza. Gli imprenditori, ma anche le famiglie e i lavoratori, sono sottoposti ad un terrificante fuoco di fila di nuove tasse, rincari, aumenti. Si predica austerità per tutti, fatto salvo per le tasse, le imposte e le tariffe, di cui il Comune di Pisa si serve con grandissima disinvoltura". Infine l'attacco finale: "Nel privato, chi sbaglia gestione fallisce. Nel pubblico, chi sbaglia gestione, semplicemente aumenta le tasse. Troppo comodo. Se Viale frequentasse un corso di formazione presso nostri imprenditori, scoprirebbe che gestire in efficienza ed efficacia è fattibile, senza utilizzare la leva delle tasse per rimediare agli errori. E sarebbe questo un beneficio per tutti”.

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