Oltre 1 milione di euro per finanziare la ricerca scientifica e altri 5 per realizzare infrastrutture capaci di una connettività di ultima generazione. Così Telecom Italia per i prossimi due anni sosterrà un progetto del Sant'Anna: il 'Joint Open Lab', un laboratorio che ha l'obiettivo di creare un nuovo modello di relazione industria-università.

"Da tempo abbiamo deciso di investire sull'alta formazione e sulla ricerca applicata - spiega l'amministratore delegato di Telecom Italia, Marco Patuano - e per questo abbiamo scelto di puntare su un network italiano di Università di altissimo livello, capaci di sviluppare anche relazioni internazionali. Il rapporto con il Sant'Anna mira a sviluppare un nuovo modello di didattica e ricerca che abbia ricadute positive e immediate sul mondo industriale".

"Pisa è la città della ricerca - conclude Patuano - e necessita di investimenti per renderla competitiva nel mondo. Già ora ha un ottimo cablaggio, ma noi vogliamo intervenire per renderlo ancora più qualitativo e consentire connessioni ad alta capacità e di ultima generazione e lo faremo nei prossimi due anni".

Il Joint open Lab sancisce la nascita di un nuovo polo universitario pisano, capace di aggregare competenze trasversali su progetti di ricerca e didattici, per attivare nuove filiere o trasformare quelle già esistenti e accelerare i processi di innovazione. L'attività di ricerca si focalizzerà sullo studio di avanzate tecnologie nella sensoristica, robotica e comunicazione.

"Per noi - sottolinea il rettore della Scuola, Maria Chiara Carrozza - inizia un nuovo capitolo nelle collaborazioni con aziende interessate ad avviare percorsi comuni in un'ottica di lungo periodo e che sappiano coniugare le esigenze della formazione con la ricerca ad alto livello. Specialmente in questo momento di crisi la Scuola Superiore Sant'Anna si sente al servizio dell'Italia e del suo sistema produttivo, per sostenere la crescita e il progresso del contenuto tecnologico di prodotti e servizi".