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Cronaca

Temperature record a luglio, Coldiretti: "Elevato rischio incendi"

Allarme lanciato dall'associazione: temperature più alte rispetto gli ultimi 30 anni, tra il 2014 ed il 2015 impennata dei focolai (+250%). In fumo 308 ettari di bosco in 5 anni

E' un bilancio preoccupante quello che Coldiretti traccia circa gli incendi nel territorio pisano per gli ultimi anni. Tra il 2014 ed il 2015, ultimo dato di agosto, i focolai sono passati da 11 a 39, +250%. Un incendio su tre è stimato sia causato dagli abbruciamenti. Ad andare in fumo in 5 anni sono stati 308 ettari di bosco.

Una situazione che questa estate potrebbe aggravarsi. Le temperature di luglio hanno registrato minime superiori di 1,4 gradi e massime di quasi 1 grado rispetto alla media trentennale. Condizioni che, unite ad un degrado dei boschi, rappresentano terreno fertile per il fuoco.

L'associazione spinge quindi per il rispetto del divieto assoluto di abbruciamenti vegetali ed agricoli fino al 31 agosto. "I nostri boschi - spiega Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Pisa - sono diventate delle vere e proprie jungle. La vegetazione è cresciuta fuori controllo tanto rendere difficili gli interventi di manutenzione, difesa e sorveglianza dei boschi. Ogni incendio provoca danni incalcolabili dal punto di vista ambientale dovuto alla perdita di biodiversità e alla distruzione di ampie aree di bosco che sono polmoni verdi del nostro territorio e concorrono ad assorbire l'anidride carbonica che è responsabile dei cambiamenti climatici. E' indispensabile porre molta attenzione, in questa delicata fase della stagione, alle norme anti-incendio".

Agricoltori e cittadini sono chiamati ad avvisare con tempestività il Corpo Forestale dello Stato (1515), i Vigili del Fuoco (115) o la Sala Operativa permanente della Regione Toscana (800425425).

Coldiretti insiste sugli aspetti di prevenzione, ricordando le buone pratiche: gli abbruciamenti sono vietati in presenza di vento, nei periodi di grande siccità e nelle ore più calde della giornata; fare attenzione ai macchinari e attrezzi agricoli con organi rotanti che, al contatto con il terreno, possono produrre fiamme libere o scintille, quindi l'uso va limitato; fare idonee interruzioni perimetrali dei campi di almeno un metro; dotarsi in caso di estintori portatili; essere sempre almeno in due per gli abbruciamenti consentiti; avvisare prima dell'avvio dell'abbruciamento il Comando stazione del Corpo Forestale dello Stato (CFS).

"Il ruolo degli agricoltori - conclude Aniello Ascolese, Direttore Coldiretti Pisa - risulta fondamentale anche nella prevenzione degli incendi boschivi e della tutela del nostro patrimonio naturale. Per difendere i nostri boschi occorre creare le condizioni affinché si contrasti l'allontanamento delle campagne e si valorizzino quelle funzioni di sorveglianza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli".

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