Cantieri di Pisa, braccio di ferro sulla gru: "Non uscirà dallo stabilimento"
Lavoratori e sindacati infuriati per la trattativa portata avanti dal liquidatore del gruppo Baglietto Federico Galantini, accusato di aver siglato un preliminare di accordo senza coinvolgere il tavolo istituzionale
Tensione tra i lavoratori dei Cantieri di Pisa e il liquidatore del gruppo Baglietto Federico Galantini, che proprio due giorni fa ha annunciato la cessione del ramo d'azienda alla società francocinese Union Strong Marine, mettendo sul piatto anche il necessario spostamento del travel lift, la gru utilizzata per sollevare e calare in acqua gli yacht, nei cantieri di Varazze (Savona).
Ieri i sindacati avevano convocato una conferenza stampa per fare chiarezza sulla questione. Si è però sfiorato lo scontro tra i dipendenti e gli addetti di una società di vigilanza privata di La Spezia inviati a Pisa dal liquidatore Federico Galantini.
"E' stata una provocazione - spiegano Andrea Laganà e Umberto Nannola delle Rsu aziendali - per alzare i toni e alimentare la tensione in prospettiva di ricatti futuri per farci digerire un accordo che non ci piace. I vigilantes hanno filmato e fotografato gli operai presenti in fabbrica. Sono qui per farci uscire dal cantiere e trasferire il travel lift a Varazze, ma non non ci arrendiamo: la gru non uscirà dallo stabilimento". "Galantini - hanno proseguito i due sindacalisti - punta solo a difendere i suoi interessi: se l'accordo con Union Strong Marine è così solido perchè non accettare un confronto sul piano industriale?".
Intanto l'assessore regionale alle Attività Produttive Credito e Lavoro Gianfranco Simoncini, accogliendo la richiesta delle organizzazioni sindacali all'indomani dell'annuncio del preliminare di accordo per la cessione dei Cantieri di Pisa, incontrerà nei prossimi giorni il commissario liquidatore del gruppo Baglietto, le istituzioni (Comune e Provincia di Pisa) e le organizzazioni sindacali. Il confronto servirà per fare il punto sullo stato della procedura e per verificare che vengano garantite la continuità dell'attività produttiva e l'occupazione.