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Cronaca

La terra trema ancora in Emilia: scossa avvertita anche a Pisa

Un nuovo sisma ha colpito il Paese dopo quello del 25 gennaio. La scossa è stata avvertita anche nella Provincia di Pisa. L'epicentro in Provincia di Parma, nella zona di Corniglio e Berceto

Una nuova scossa di terremoto ha fatto tremare anche la provincia di Pisa alle ore 15,53. E' stata avvertita lungo tutta la costa toscana e anche a Firenze, ai piani alti dei palazzi. Non ci sono segnalazioni di danni a Pisa anche se alcuni palazzi sono stati evacuati per precauzione. Evacuazioni anche all'Università. Uffici e aule temporaneamente chiusi al Rettorato, alla Sapienza e alla facoltà di Lettere, ma anche alla Scuola Superiore Sant'Anna. Decine di studenti, insegnanti e impiegati si sono riversati in strada per alcuni minuti prima che la situazione tornasse alla normalità. Il sisma è stato percepito alla Scuola Normale mentre era in corso una 'lectio magistralis' dello scrittore israeliano Abraham Yehoshua che ha comunque proseguito senza battere ciglio il suo intervento, mentre alcuni studenti che stavano seguendo l'evento in videoconferenza dalle altre aule sono usciti all'esterno. Dopo la scossa inoltre sono scattate le verifiche in Piazza dei Miracoli, ma la situazione era sotto controllo. La Torre Pendente non si è mossa e i visitatori non hanno percepito il terremoto, mentre i centralini dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile sono stati invasi da chiamate di cittadini preoccupati.

Il sisma, secondo i dati dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, è stato di magnitudo di 5,4 ed è avvenuto a circa 60 chilometri di profondità. Secondo gli esperti dell'Ingv un terremoto avvenuto così in profondità viene facilmente avvertito in un'area molto estesa. L'epicentro in Emilia Romagna, in Provincia di Parma, nella zona di Corniglio e Berceto dove è in corso uno sciame sismico.

A Massa due fedeli, che si trovavano in una chiesa, sono rimasti illesi al crollo di una parte del tetto. La porzione di tetto si è staccata nei pressi del campanile, cadendo sopra alcune panche. In chiesa c'erano solo le due persone che, per poco, non sono state colpite dai calcinacci. Sempre a Massa crepe sono apparse negli edifici più antichi della città, tra cui Palazzo Ducale, sede della Provincia e della Prefettura. Il terremoto ha causato poi danni a Carrara dove sono caduti alcuni cornicioni: il Comune ha deciso per domani la chiusura delle scuole per fare accertamenti sugli edifici.

Come è accaduto nei terremoti avvenuti nei giorni scorsi nel Reggiano e prima ancora nel Veronese, è stato ancora oggi il movimento della placca Adriatica all'origine della scossa che ha colpito l'area compresa fra Parma, Massa Carrara e Reggio Emilia. E' quindi ancora una volta il movimento della placca Adriatica l'unico legame, indiretto, fra il terremoto di oggi, quelli del Reggiano e la sequenza registrata nel Veronese nella notte fra il 24 e il 25 gennaio, ha rilevato il sismologo Alessandro Amato, dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). A Nord-Est la placca Adriatica spinge verso l'Europa e in questo movimento scorre sotto le Alpi, generando terremoti nella zona di Verona e poi verso il Friuli e le Prealpi; scendendo in direzione Sud, invece, si piega gradualmente sotto l'Appennino, inarcandosi. E' stato questo movimento a generare il terremoto nel Reggiano, in un'area più vicina alla pianura e con una pericolosità sismica classificata come medio-bassa, così come oggi ha colpito un'area più vicina ai rilievi e classificata con una pericolosità medio-alta.

 

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