Terremoto in Lunigiana, crolli e danni: sale a quattro il numero dei feriti
Danneggiate alcune abitazioni nella zona di Fivizzano, epicentro del terremoto. Isolato l'abitato di Equi Terme a causa di una frana. Sono caduti quadri, suppellettili e altri oggetti in abitazioni dell'alta Garfagnana
La forte scossa di terremoto che ha investito il Nord Italia alle 12:33 ha provocato crolli e danni in Lunigiana, Casole e Fivizzano, uno dei paesi più vicini all'epicentro.
Secondo le prime indicazioni giunte alla Sala Operativa della Protezione Civile della provincia di Massa Carrara nella zona sarebbero rimaste danneggiate alcune abitazioni con la caduta di tetti. In particolare a Fivizzano e Casole Lunigiana alcune abitazioni hanno riportato danni con crolli parziali e caduta di porzioni di tetto. Sono caduti quadri, suppellettili e altri oggetti in abitazioni dell'alta Garfagnana.
Una frana avvenuta in seguito al terremoto ha isolato l'abitato di Equi Terme nel comune di Fivizzano in Lunigiana. Le scosse avrebbero provocato danni anche alla chiesetta della frazione di Regnano di Casola in Lunigiana.
FERITI. Sale a quattro, intanto, il numero dei feriti, tutti registrati in Lunigiana. Fonti della Protezione Civile spiegano che tre persone sono rimaste contuse mentre fuggivano dagli edifici in cui si trovavano al momento della scossa. Un'altra persona è stata colpita da infarto per lo spavento.
SCIAME SISMICO. Continua a tremare la terra: dopo la prima scossa di magnitudo 5.2 registrata alle 12.33, l'Ingv ha registrato una ventina le repliche: la più forte, del 4,0, è avvenuta alle 14.12 in una zona a Nord-Est dell'epicentro del terremoto delle 12.33.