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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Ticket sanitari, il presidente Rossi: "La scelta della Toscana è quella giusta"

Il governatore ha illustrato ieri in conferenza stampa la nuova riforma sui ticket sanitari: "Abbiamo deciso di non far pagare a tutti 10 euro come aveva imposto il Governo"

Ha illustrato i cambiamenti che saranno attivi da oggi con il nuovo ticket sanitario, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, nel corso di una conferenza stampa che si è svolta proprio alla vigilia del fatidico via al pagamento del ticket in base al reddito per le prestazioni specialistiche e per la farmaceutica.

“Il Governo ci ha tagliato 66 milioni sulla sanità e ci ha imposto di introdurre il ticket, dieci euro uguali per tutti. Noi non ci stiamo, perchè crediamo con Don Milani che non c’è nulla di più ingiusto che far parti uguali tra diseguali, e quindi abbiamo modulato l’intervento in base al reddito dei cittadini - ha affermato il governatore toscano - teniamo conto che oggi il 70% delle prestazioni viene assicurato in regime di esenzione. Queste esenzioni, per le patologie croniche, le malattie oncologiche, le malattie rare, per gli invalidi, gli infortunati sul lavoro e tanti altri, noi le riconfermiamo tutte. In più diciamo che è esente anche chi ha un reddito inferiore a 36.151,99 euro. Invitiamo tutti ad autocertificare il reddito sulla base dell’ISEE, che rappresenta in modo migliore le effettive condizioni economiche di una famiglia, rispetto al reddito familiare annuo fiscale e che vogliamo far diventare in Toscana il punto di riferimento per la compartecipazione ai servizi sanitari”.

Rossi ha poi sottolineato come la strada imboccata dalla Regione Toscana sia quella più giusta. E contro chi obietta che in questo modo c'è il rischio di avvantaggiare l'evasione, il presidente ha risposto: "Dobbiamo continuare veramente e con decisione la lotta all’evasione. Ma per il fatto che c’è chi evade allora dovremmo chiedere a chi non fa il furbo, pur guadagnando meno di 36 mila euro, di pagare? Aggiungeremmo ingiustizia all’ingiustizia".

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