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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Centro Storico / Piazza del Duomo

La Torre è stabile e pende sempre meno: lo rivela il monitoraggio sul monumento

A 20 anni dalla fine dell'intervento di stabilizzazione la situazione del monumento di Piazza dei Miracoli sarà al centro del Convegno Internazionale delle Cattedrali Europee

La Torre è ora stabile, anzi sta ancora lentamente riducendo la sua pendenza. Sono queste le conclusioni a cui sono giunti l’Opera della Primaziale Pisana e le strutture pubbliche di tutela, sulla base dei rapporti periodici inviati dal Gruppo di sorveglianza formato dai proff. Salvatore Settis (Normale di Pisa), Carlo Viggiani (Università di Napoli) e Donato Sabia (Politecnico di Torino). A vent'anni dalla conclusione dei lavori di stabilizzazione del Campanile di Pisa il bilancio è dunque molto positivo.
E proprio ai 20 anni dal termine dell'importante intervento è dedicato il consueto appuntamento con il Convegno Internazionale delle Cattedrali Europee, ideato e organizzato dall’Opera della Primaziale Pisana, in programma il 24 e 25 ottobre. Tema di questa edizione è il monitoraggio dei monumenti e delle cattedrali, un'occasione dunque di confronto sui risultati della stabilizzazione e del monitoraggio dell'importante campanile pisano. In questi vent’anni, il risultato dei lavori realizzati dal Comitato Internazionale presieduto dal prof. Michele Jamiolkowski è stato sottoposto a continuo controllo e monitoraggio, con strumentazioni costantemente aggiornate.

Il programma

Al campanile pisano è dedicata la prima giornata del meeting internazionale, giovedì 24 ottobre, con la cronaca dell’intervento di stabilizzazione del campanile raccontata direttamente dalla voce di chi prese parte al Comitato Internazionale per il Salvataggio della Torre e quell’intervento lo condusse, vivendo anche momenti cruciali e drammatici. Il prof. Michele Jamiolkowski riassumerà le esperienze e le decisioni operative del Comitato da lui presieduto. Alla relazione del prof. Carlo Viggiani sulla sottoescavazione controllata risponderà un commento del prof. Antonio Gens (Università di Barcelona, Spagna); la relazione del prof. Luca Sanpaolesi sul rinforzo strutturale sarà commentata dal prof. Paulo Lourenço (Università di Braga, Portogallo) e quella della dott. Gisella Capponi sul restauro materico verrà discussa da Michel Goutal, Architetto Capo dei monumenti storici in Francia. Dopo alcune relazioni sul monitoraggio di casi comparabili come il Big Ben a Londra (prof. Jamie Standing, Imperial College, Londra), il campanile di Santa Maria Gloriosa dei Frari a Venezia (prof. Guido Gottardi, Università di Bologna) e le torri degli Asinelli e della Garisenda a Bologna (prof. Tommaso Trombetti, Università di Bologna), le strategie e pratiche di monitoraggio della Torre Pendente saranno esposte dal prof. Donato Sabia e dal prof. Nunziante Squeglia (Università di Pisa). I lavori verranno poi conclusi dal prof. Salvatore Settis.
Nel corso della giornata è prevista anche la consegna del Premio Pisa.  

Ancora un parterre internazionale quello della seconda giornata di interventi, venerdì 25 ottobre. Il compito di aprire i lavori è affidato alle associazioni ed istituti internazionali impegnati nel campo della conservazione: prenderà parte al convegno Luigi Ficacci, direttore dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro di Roma, Regine Hartkopf per la Dombaumeister E.V. (l’associazione dei Capimastri delle fabbricerie), Ed Morton per la Cathedral Architects Association e Roberto Cela per l’Associazione delle Fabbricerie Italiane. A loro si aggiunge Paul Bellendorf, dell’Università di Bamberg, già parte del consorzio nato intorno al progetto europeo NANO-Cathedral, di cui anche l’Opera della Primaziale Pisana è stata partner. Il suo intervento verterà sull’uso dei sistemi di scansione 3D applicati agli edifici monumentali non solo come metodo di digitalizzazione ma anche come valido strumento di monitoraggio.

Infine il pomeriggio del 25 verrà dedicato interamente alle cattedrali, non solo europee: per la prima volta, infatti, una cattedrale fuori dai confini del vecchio continente, quella di Anì, già capitale dell’Armenia medievale e ora Turchia orientale, farà la sua comparsa fra i numerosi casi di studio che concluderanno queste due giornate di interventi.
I complessi monumentali coinvolti quest’anno sono la Cattedrale di Pisa, la Basilica di Santa Maria dei Frari di Venezia, le Torri degli Asinelli e della Garisenda di Bologna, la Cattedrale di Milano, la Cattedrale di Santa Maria del Fiore di Firenze, il Duomo di Colonia, la Cattedrale di Bamberga, la Cattedrale di Santa Maria di Vitoria, la Cattedrale di Friburgo, la Cattedrale di Anì, la Cattedrale di Todi, la Cattedrale di Orvieto e la Cattedrale di Siviglia.  

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