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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Ambiente: Toscana fanalino di coda nella classifica della neutralità climatica

E' quanto emerge dal primo ranking regionale sul clima pubblicato da Italy for Climate

Per sette regioni italiane è ancora lunga la strada per il raggiungimento dell’obiettivo della neutralità climatica. E' quanto emerge da 'La corsa delle Regioni verso la neutralità climatica: il primo ranking delle Regioni italiane sul clima', iniziativa realizzata in collaborazione con Ispra, che ha misurato e valutato le performance delle regioni in termini di impatto sul clima. Lo studio è stato condotto da I4C - Italy for Climate, la cui mission è quella di promuovere l’attuazione di una Roadmap climatica per l’Italia in linea con gli obiettivi dell’Accordo di Parigi. I4C è un’iniziativa promossa da Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile in collaborazione con Chiesi, Conou, Davines, Edison, Erg, illy, Italian Exhibition Group, H+K Strategies.

Dallo studio emerge che in Italia il gruppo delle regioni che presenta performance meno incoraggianti rispetto la media nazionale è composto da Puglia, Emilia Romagna e Piemonte, chiudono la classifica due regioni del Centro (Toscana e Umbria) e due del Nord (Lombardia e Veneto). La classifica è stata elaborata in base a tre parametri chiave: emissioni di gas serra, consumi di energia e fonti rinnovabili prendendo in considerazione i più recenti dati consolidati e ufficiali al 2019 e analizzando i trend di miglioramento conseguiti nel biennio considerato. La classifica conclusiva per gruppi è stata stilata sulla base del numero di indicatori in cui ciascuna Regione presenta valori migliori della media nazionale.

Allarmanti le performance delle regioni che fanno parte del gruppo di coda (Lombardia, Toscana, Umbria, Veneto) con un solo indicatore migliore della media nazionale e ben cinque peggiori, con consumi energetici ben sopra la media nazionale che nell’ultimo biennio risultano addirittura aumentati, anche in modo significativo (dal +1% annuo della Toscana al +3,2% del Veneto). Per quanto riguarda gli altri indicatori la situazione invece è più differenziata. Umbria, Lombardia e Veneto presentano emissioni di gas serra pro capite superiori alla media nazionale e solo la Lombardia le ha ridotte in modo significativo nell’ultimo biennio (-2,4% in media ogni anno), mentre l’Umbria le ha addirittura aumentate (+3%).

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Sul fronte delle rinnovabili complessivamente tutte le regioni di questo gruppo mostrano un trend piuttosto negativo, solo l’Umbria si attesta con una quota di consumi puliti (23%) superiore alla media nazionale, mentre la Toscana ed il Veneto si posizionano poco sotto (entrambe poco oltre il 16%) e la Lombardia è ancora ferma al 13%, nonostante sia la regione che detiene il primato di consumi complessivi in Italia (grazie soprattutto alle rinnovabili termiche). Tutte le regioni di questo gruppo presentano una riduzione dei consumi da fonti rinnovabili nel biennio considerato che vanno dal -1,4% della Lombardia al -3,7% dell’Umbria; il Veneto è l’unica regione ad attestarsi sopra alla media nazionale sul trend recente delle rinnovabili, pur registrando una stagnazione che conferma la performance complessiva critica di questa regione.

Le performance climatiche complessive registrate da entrambi i gruppi riportano una fotografia differenziata a seconda delle singole regioni ma che nel suo complesso desta preoccupazione, soprattutto se consideriamo i risultati complessivi emersi dal ranking. Secondo il report infatti tutte le regioni italiane sono ancora molto lontane dal conseguire l’obiettivo della neutralità climatica così come dal centrare gli obiettivi intermedi al 2030. Tutte le regioni italiane devono fare di più per raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica fissato dall’Unione Europea, comprese le regioni in testa alla classifica che dovranno migliorare in modo sensibile le proprie performance per raggiungere il traguardo della carbon neutrality entro il 2050 e rendere l’Italia protagonista di questa sfida.

"Anche in Italia, come già fatto in Francia, Germania, Spagna e Regno Unito - ha dichiarato Edo Ronchi, Promotore di I4C- Italy for Climate - serve una 'legge per il clima' che consenta di raggiungere gli obiettivi climatici ed energetici nazionali al 2030 e che assegni anche alle regioni target specifici e vincolanti (tramite il cosiddetto 'burden sharing'), direttamente connessi all'effettiva realizzazione degli impianti e degli interventi necessari al loro conseguimento".

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