Toscana zona arancione: posticipati a domenica i mercati di Pisa e Pontedera
In questo modo apriranno i banchi tutti i settori merceologici
Nell’imminenza del provvedimento del Ministero della Salute che dovrebbe prevedere il declassamento della Regione Toscana da zona a rischio 3 (fascia Rossa) a rischio 2 (fascia Arancione), il Comune di Pisa ha stabilito di posticipare a domenica 6 dicembre i mercati ordinari cittadini di Paparelli e San Martino, che si svolgono normalmente il sabato mattina. Lo slittamento potrà così consentire il commercio delle categorie merceologiche attualmente escluse.
"Abbiamo lavorato contro il tempo - spiega l’assessore al commercio Paolo Pesciatini - per consentire la riapertura dei nostri mercati cittadini di San Martino e Paparelli. Come avevo già annunciato, in questa continua incertezza, dove i dispositivi non trovano attuazione se non all’ultimo minuto, come Comune, che sta a stretto contatto con i cittadini e gli imprenditori, dobbiamo agire tempestivamente e fare il possibile, pur nel rispetto delle indicazioni sanitarie, di non creare ostacoli con la burocrazia. Pertanto, con questa Determina, che prevede il posticipo dei mercati a domenica vogliamo prevedere la possibilità di mettere anche tutta la categoria degli operatori ambulanti in condizione di espletare il loro lavoro e il loro servizio alla nostra comunità". La posticipazione a domenica 6 dicembre, comunque subordinata alla entrata in vigore della ordinanza del Ministero della Salute, riguarda anche alimentaristi, fiorai, produttori agricoli.
Allo stesso modo il posticipo riguarda anche Pontedera, come segnalano le associazioni di categoria.
Plaudono il presidente Anva provinciale Roberto Luppichini ed il responsabile Toscana Nord Claudio Del Sarto: "Per quanto riguarda il mercato pisano di via Paparelli e quello in San Martino dobbiamo ringraziare l’assessore Paolo Pesciatini per aver accolto le nostre richieste mettendosi subito a disposizione. Una dimostrazione da parte di Pesciatini di vicinanza e comprensione delle problematiche che stanno vivendo gli ambulanti, vicinanza che ci dimostrerà anche confermando gli altri mercati domenicali nel mese di dicembre che sono già previsti. In questo fine settimana la decisione è stata quella di non svolgere il mercato nel tradizionale giornata di sabato, ma recuperalo con il posticipo a domenica. Nel caso la Toscana non sia più zona rossa, saranno presenti tutte le merceologie. In caso contrario, che riteniamo molto improbabile, avremo solo i banchi di alimentari e piante".
"Finalmente i mercati riaprono e possiamo tornare a lavorare - commenta il presidente della Fiva Confcommercio Provincia di Pisa Franco Palermo - rischiavamo di perdere un altro giorno di mercato, dopo lunghe settimane che eravamo fermi in una sorta di arresti domiciliari, ma grazie alla sensibilità delle due amministrazioni comunali siamo riusciti ad ottenere di poter svolgere questi mercati ordinari già da domenica prossima. Si tratta di scelte e decisioni importanti, prese anche in tempi strettissimi, per far fronte alle assurde decisioni del Governo e ai ritardi delle Regione Toscana, che certo non risolveranno tutti i nostri problemi ma che ci permettono di tornare a montare il banco e a servire i clienti. Per questo ringraziamo sindaci e i rispettivi assessori al commercio di Pisa e Pontedera, per la tempestività e la sensibilità nell'aver accolto le nostre richieste".
Quello che non è accaduto a Volterra, come spiega con disappunto il coordinatore sindacale di Confcommercio Alessio Giovarruscio: "Abbiamo rivolto la medesima richiesta al sindaco Santi, il quale ha respinto incomprensibilmente la proposta degli operatori di slittare il consueto mercato di Volterra dal sabato alla domenica. Una risposta che ci ha lasciato di sasso e che troviamo del tutto incomprensibile. Anche per le ragioni o presunte tali che il primo cittadino ha accampato per rifiutare questa richiesta. Dire come ha fatto il sindaco nel corso di una telefonata che il mercato la domenica non si fa perché di domenica a Volterra il mercato non funziona ha il sapore della beffa e del paradosso. La sintesi è questa: siccome io so che la domenica non lavorerete vi lascio a casa preventivamente. Ora, se questa non è una burla o uno scherzo di cattivo gusto, poco ci manca. Sarebbe stata una straordinaria occasione per ripartire e al comune tutto questo non sarebbe costato nulla. Con questo assurdo rifiuto, il risultato finale è chi potrà, andrà a fare il mercato a Pontedera o altrove, e chi non potrà, starà fermo un altro giro".