Dopo la notizia della costituzione del Comitato Litorale Pisano 2012, per festeggiare il compleanno della costa, l'Italia dei Valori interviene sottolineando di non voler mettere sulla torta, accanto alle 140 candeline di Marina di Pisa e alle 80 di Tirrenia, anche le 52 candeline della dismissione del trammino, ma le 80 della sua inaugurazione, il 15 settembre del 1932.
"Il trammino ha determinato lo sviluppo urbanistico ed economico del nostro litorale - afferma la coordinatrice dell'Idv Pisa Silvia Marroni - oggi il ripristino della tranvia storica rappresenta per noi dell'Italia dei Valori l'inizio di un nuovo sviluppo, che riqualifica il territorio e la sua economia. Vogliamo che sulla torta della festa del Litorale pisano ci sia un nuovo trammino e non la sua definitiva dismissione".

Accettare sfide per rendere migliore e maggiormente fruibile un territorio: questo è ciò che l'amministrazione comunale deve porsi come obiettivo secondo l'Idv per il quale è di primaria importanza integrare il sistema ambientale con quello di mobilità. "Quello che noi dell'Italia dei Valori riteniamo prioritario - prosegue Marroni - è una visione organica del sistema Parco e dei flussi della mobilità, in modo che il Parco rappresenti una risorsa e non un freno, un'opportunità e non solo un vincolo. Vogliamo promuovere un'evoluzione della qualità dell'intervento dell'amministrazione sul litorale e dimostrare come una scelta innovativa sul piano della mobilità pubblica, apra tutta una serie di scenari ad essa collegati, che riqualificano lo sviluppo del territorio e della sua economia".

La presenza del trammino infatti invoglierebbe maggiormente turisti e cittadini a fare un giro sulla costa pisana, visto che avrebbero a disposizione una valida alternativa all'autobus, un mezzo valido e veloce. Insomma la proposta è quella di dar vita ad un sistema di mobilità intermodale tra auto, treno, trammino, bicicletta che apra un nuovo scenario di sviluppo, coinvolga nuovi soggetti e nuovi utenti. "A partire dalla fermata del People Mover al nuovo parcheggio scambiatore di Porta a Mare, dovremmo prendere in esame il ripristino del trammino, inteso come un collegamento intermodale dell'entroterra regionale con la costa pisana - sottolinea ancora Marroni - l'Ente Parco ha da tempo espresso parere favorevole al ripristino del trammino e dubbi sulla scelta di utilizzare il tracciato storico per il trasporto su gomma, sostituendo i binari con l'asfalto. Asfaltare i vecchi binari compromette la sostenibità ambientale dell'intervento e annulla la capacità di programmazione innovativa e rivolta ad una nuova e più convincente mobilità pubblica, tra storia e tecnologia. Sono davvero i bus la soluzione? Oppure dopo mezzo secolo non si fa altro che ripetere l'errore originario del 1960 di rinunciare, questa volta definitivamente, ad un sistema di mobilità alternativo alla gomma, capace di attrarre un'utenza nuova e maggiore rispetto al bus e di essere un elemento di attrazione dei flussi turistici?".

Alla voce del Parco, dei cittadini e delle associazioni che chiedono il ripristino del trammino, l'Italia dei Valori aggiunge anche la propria voce in un'ottica di sviluppo sostenibile, di valorizzazione del turismo, di miglioramento della qualità della vita, di una politica capace di dare risposte nuove e che aprano scenari di crescita e di sviluppo.

"Il trammino del Parco Naturale che raggiunge il mare in mezzo alla “selva pisana”, Riserva della Biosfera dell'Unesco, con il traino turistico della Torre di Pisa, rappresenta un volano per un turismo che non sia solo mordi e fuggi - conclude la coordinatrice pisana dell'Idv Silvia Marroni - coprire d'asfalto queste opportunità non è nei nostri progetti".