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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Dipendenti Ericsson da Pisa a Genova, il sindaco: "Faremo pressioni per il telelavoro"

Le istituzioni cittadine, nella riunione dei capigruppo al Cnr, si sono impegnate a cercare di convincere l'azienda a trovare una soluzione che possa far stare a Pisa i 26 lavoratori trasferiti

Venerdì 16 dicembre il sindaco Marco Filippeschi, l’assessore al lavoro Giuseppe Forte, il presidente del Consiglio Comunale Ranieri Del Torto ed i capigruppo del Consiglio si sono riuniti presso la sede della Ericsson nell’area del Cnr, per testimoniare la solidarietà da parte della città a fianco dei lavoratori di Ericsson.

La decisione di tenere la riunione dei capigruppo consiliari al Cnr era scaturita a seguito della richiesta si sostegno da parte dei 26 lavoratori dell’azienda che lunedì 12 dicembre hanno ricevuto la comunicazione del trasferimento definitivo nella sede di Genova.

L’assessore Forte si è dichiarato "pronto a ristabilire un contatto con l'azienda per chiedere chiarimenti. Mercoledì 21 dicembre è già stato fissato un appuntamento a Firenze, presso la Regione Toscana, per riprovare a intessere di nuovo un rapporto con l’azienda e trovare una nuova mediazione. Prendiamo atto della decisione di trasferire la sede amministrativa a Genova, per accorparla a quella già esistente, ma chiederemo di lasciare i lavoratori e l'operatività a Pisa".

Il presidente del Consiglio Comunale Ranieri Del Torto ha dichiarato la "vicinanza di tutta la città al problema dei lavoratori. In Consiglio comunale abbiamo presentato una mozione, votata all'unanimità, per far sentire che la città sostiene i lavoratori della Ericsson. Tutta la città è penalizzata da questa scelta, dato che l'azienda ha beneficiato anche di finanziamenti di tipo pubblico".

Il sindaco Filippeschi ha espresso la disponibilità a dar vita ad altre iniziative pubbliche per mantenere alta l’attenzione sulla vicenda dei lavoratori Ericsson: "Vista la situazione - ha detto ai lavoratori - è arrivato il momento di fare pressione sui vertici dell’azienda affinchè consentano ai lavoratori di rimanere a Pisa come sede operativa, con soluzioni di telelavoro e remotizzazione".

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