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Cronaca

Trasporto sociale: acquistato nuovo minibus per disabili e anziani

Il nuovo mezzo è stato comprato della Società della Salute con i fondi ottenuti dal bando Home Care Premium dell'Inps

E' un minibus Renault da 9 posti il nuovo mezzo per il servizio di trasporto sociale della Società della Salute, acquistato con i fondi ottenuti partecipando al bando 'Home Care Premium 2012' promosso dall’Inps. E' dotato del pianale rialzabile, e farà parte del parco auto utilizzato per la mobilità quotidiana di persone anziane e portatori di handicap, anche bambini, al momento composto da 20 mezzi.

Ad oggi sono 195 gli utenti che utilizzano questo servizio, 60 con necessità di carrozzina. Ben 145 ne usufruiscono per recarsi dall'abitazione ai centri diurni per disabili. Di loro 36 sono bambini e ragazzi che vengono accompagnati a scuola, di cui 9 alle scuole superiori. Otto gli utenti che raggiungono il luogo di lavoro, con infine 6 over 65 accompagnati presso centri diurni per anziani.

Il minibus rappresenta rinforza il parco auto intensamente sfruttato. Il servizio del trasporto sociale per la Società della Salute pisana ha un costo totale di 1,1 milioni di euro l'anno, mentre la compartecipazione richiesta ai fruitori ammonta a 15mila euro, l'1,4% del costo complessivo. Un terzo degli utenti è esentato, gli altri pagano una quota che corrisponde a 22 centesimi al giorno.

La quota destinata alla Società della Salute della zona pisana dal progetto Home Care Premium 2012 è stata di 50mila euro, di cui circa 40mila utilizzati per l'acquisto del minibus. I restanti 10mila euro sono serviti ad acquistare materiale ed attrezzature specifici per persone disabili.

"Abbiamo scelto ancora una volta di potenziare un servizio importante - afferma il presidente della Società della Salute Sandra Capuzzi - anche se non rientra tra quelli obbligatori per legge. In questo modo non solo offriamo alle famiglie un aiuto concreto sul problema del trasporto, ma vogliamo contribuire anche a sviluppare l'autonomia di persone altrimenti completamente dipendenti da parenti, genitori, tutori e amici. Siamo molto grati dunque all'Inps per le risorse che riesce a mettere a disposizione in questo settore".

"La richiesta di mobilità da parte di persone disabili è sempre crescente - spiega il direttore della Società della Salute Giuseppe Cecchi - per raggiungere lavoro, scuole e centri di assistenza socio riabilitativa localizzati per la maggior parte dei casi presso i centri diurni. Tuttavia si registra anche un fenomeno relativamente nuovo, ascrivibile all'espressione di bisogni e desideri sul versante del tempo libero e della socializzazione. Il potenziamento del parco mezzi ci aiuterà anche a far fronte a questi bisogni".

"Siamo orgogliosi di aver contribuito alla realizzazione di un'iniziativa di grande rilevanza sociale - ha dichiarato Paolo Sardi, direttore regionale dell'Inps Toscana - l'invecchiamento progressivo della popolazione sta già ponendo, e porrà sempre di più negli anni a venire, il problema della crescente domanda di misure a sostegno della non autosufficienza, e l'esistenza di un welfare integrativo, pur se rivolto ad uno specifico segmento di pubblico, rappresenta una risorsa di inestimabile valore".

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