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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Cascina

Cascina: tutti a corsa per la legalità

Trofeo podistico dedicato alla raccolta fondi contro le mafie e per costruire un centro di aggregazione giovanile a Platì. All'evento hanno partecipato anche tanti amministratori locali a partire dal sindaco Alessio Antonelli

Cascina corre per la legalità. Oltre cento persone hanno partecipato al sesto trofeo della legalità, la marcia ludico-motoria non competitiva il cui ricavato andrà alla realizzazione di un centro di aggregazione giovanile nel comune di Platì, in provincia di Reggio Calabria, e all'edicola confiscata alla mafia in Borgo Stretto a Pisa.

Un evento a cui hanno partecipato anche tanti amministratori locali a partire dal sindaco di Cascina Alessio Antonelli, dall'assessore alla legalità di Cascina, Fernando Mellea, e poi Valentina Ricotta per il Comune di Calci, Davide Brogi per il Comune di Ponsacco, Ranieri Del Torto, presidente del Consiglio Comunale di Pisa, e anche Annarita Leonardi, unica candidata a sindaco per il Comune di Platì, che da oltre dieci anni è commissariato per infiltrazioni mafiose.

Gli amministratori hanno prima dato il via alla gara sul Corso Matteotti, e poi hanno presenziato ad un momento istituzionale nella sala consiliare di Cascina, al quale erano presenti anche Mauro Dal Canto, maresciallo dei Carabinieri di Cascina, Domenico Bilotta, della Fondazione Caponnetto, Agnese Bertini a rappresentare l'ordine degli avvocati di Pisa, Anna Morabito di Slow food e Giacomo Morabito di Punto Radio Cascina.

Ad animare l'incontro sono stati gli artisti de La città del teatro di Cascina, con i canti di Valentina Grigò e le letture di Greta a Fabrizio Cassanelli, ispirate alle frasi di Don Ciotti sulla legalità.

"Gli amministratori locali devono stare con gli occhi aperti - ha detto Alessio Antonelli - occorre fare molta attenzione a chi si presenta offrendo di fare investimenti faraonici nelle nostre città e fare attenzione anche a quando si bandiscono le gare per le opere pubbliche. Puntare sulla qualità, piuttosto che sul massimo ribasso può e deve essere il modo per evitare che il territorio diventi terreno fertile per le organizzazioni criminali".
"In Toscana la criminalità organizzata è presente - ha detto Domenico Bilotta - ci sono anche gli anticorpi per contrastarla ma serve che siano attivati, non nascondendo la presenza dei sodalizi criminali ma parlandone".

"La mia candidatura a Platì, un paese che non ha piazze, non ha industrie, non ha un cinema, non ha un teatro, non ha un centro culturale, vuol essere un modo per piantare un seme - ha detto Leonardi - da cui potrà nascere una nuova pianta, che mi auguro di poter poi curare una volta eletta. A territori come Cascina chiediamo di aiutarci a contrastare la 'ndrangheta, perché è in regioni come la Toscana che questa organizzazione reinveste i propri soldi e quindi per contrastarla occorre colpirla anche qui".

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