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Cronaca Pontedera

Pontedera, operazione 'Bollicine': titolare di enoteca truffa aziende vitivinicole e fornitori

Il proprietario, con l'aiuto di un professionista di fiducia, trasferiva i suoi averi su un conto estero, nascondendo il proprio stato di insolvenza e acquistando vini pregiati e champagne. E' stato denunciato insieme ad altre tre persone

Trasferiva all’estero le risorse finanziarie in conti correnti personali o intestati ad un'azienda cecoslovacca estranea alla sua enoteca di Pontedera. Acquistava bottiglie di vino e champagne dai fornitori, principalmente aziende vitivinicole, e emetteva assegni scoperti, dissimulando il proprio stato d'insolvenza. Il tutto per evitare il pignoramento del suo patrimonio, visto che si trovava sull'orlo del fallimento. Il piano criminale, messo in piedi dal titolare di un locale, con il supporto di un professionista, è stato però scoperto e smascherato dalla Guardia di Finanza di Pontedera.

A seguito delle attività di indagine sono state eseguite tre perquisizioni e posti sotto sequestro probatorio i locali dell’azienda ed i beni ivi contenuti, circa 11.000 bottiglie di vino pregiato individuate sia presso un deposito nascosto all’interno del domicilio sia presso i locali aziendali, per un valore complessivo superiore a € 250.000.

Le indagini hanno così impedito agli indagati la fuga all'estero e la prosecuzione dei reati, consentendo la tempestiva attivazione da parte della Procura della Repubblica di Pisa con la richiesta di fallimento dell’azienda e la contestazione del reato di bancarotta pre-fallimentare.

Al termine delle indagini sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Pisa 4 persone, a due delle quali sono state applicate misure cautelari personali (per uno il carcere), in quanto ritenute responsabili dei reati di truffa aggravata, insolvenza fraudolenta, bancarotta patrimoniale pre-fallimentare e riciclaggio. E’ stato eseguito anche il sequestro preventivo, richiesto ed autorizzato dal GIP di Pisa, finalizzato alla confisca di 6 immobili riconducibili agli indagati (5 appartamenti ed un fondo commerciale) del valore stimato pari a € 1.102.720,20.

Le indagini, coordinate dal PM Dott. Giaconi, hanno consentito l’interruzione del programma criminale abilmente ideato e comprovato dalle numerose querele presentate dai fornitori ed i numerosissimi protesti registrati presso la Camera di Commercio di Pisa.

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