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Cronaca

Truffa finanziaria internazionale, indagine 'Flower 2': giro illecito da 93 milioni di euro

Dopo la maxi operazione della Finanza del dicembre 2015 emergono nuove rivelazioni: sequestrati in Italia beni per 1.3 milioni. Soldi riciclati anche in un'azienda del centro di Pisa

Dopo i sequestri nel dicembre 2015 della Guardia di Finanza va a chiudersi l'indagine 'Flower 2', con cui le Fiamme Gialle hanno smantellato un'organizzazione internazionale dedita a truffe multimilionarie. La pratica è sempre la stessa: i soggetti millantavano la proprietà di ricchi titoli finanziari, nei fatti realmente esistenti ma non in loro possesso, che poi venivano venduti od affittati ai clienti.

Nell'ultima operazione i militari hanno eseguito 9 perquisizioni locali e personali. Gli accertamenti hanno riguardato complessivamente 21 persone, indagate per i reati di associazione per delinquere a carattere transnazionale finalizzata all'esercizio abusivo dell'attività finanziaria, alla truffa e al riciclaggio. L'operazione ha consentito di sequestrare, sul territorio nazionale, beni per un controvalore di circa 1.3 milioni di euro, fra cui 6 immobili, 2 autovetture e un'attività commerciale, più conti correnti e somme di denaro contante. I provvedimenti sono stati emessi dal Gip Giulio Cesare Cipolletta, su richiesta della Procura della Repubblica di Pisa Giancarlo Dominijanni. I dettagli sono stati resi noti in una conferenza stampa alla Procura presso il tribunale la mattina del 29 giugno.

L'esito positivo dell'operazione scaturisce dagli sviluppi investigativi legati al materiale informatico (pc, notebook, pendrive) in uso ai numerosi indagati al tempo della maxi operazione di un anno e mezzo fa. Dopo le lunghe e complesse indagini patrimoniali, reddituali ed economiche incentrate sul sodalizio criminale, attivo in tutto il mondo grazie alla presenza capillare di brokers affiliati che reperivano clienti, si è riusciti a ricostruire tutti i singoli casi di abusivismo finanziario e le truffe perpetrate. E' emerso un ulteriore e nuovo gruppo oltre i 4 precedenti, per il quale è stato emesso un apposito decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente, per una capienza pari a 23 milioni di euro.

I contratti rinvenuti sotto forma di files e stipulati con i clienti raggirati dalle 4 associazioni sono risultati essere circa 3.200. Tale illecita attività ha portato alla redazione di circa 461 capi d'imputazione, come detto per i reati di associazione a delinquere, truffa, abusivismo finanziario. Dalla documentazione informatica emerge la figura di un nuovo indagato quale attivo riciclatore degli illeciti introiti di una delle associazioni. I soldi sono stati reimpiegati anche in un'attività commerciale nel centro di Pisa.

Sempre dalle analisi dei dati informatici sono emersi ulteriori nuovi indagati sia nazionali che esteri, ed altri brokers operanti in tutto il mondo. L'ingente illecito patrimonio accumulato dall'associazione criminale, nel corso di più di dieci anni, è stato calcolato essere di qualcosa come 93 milioni di euro, soldi transitati su decine di conti correnti esteri e società dislocati in 'paradisi fiscali' come Regno Unito, Lussemburgo, Svizzera, Panama, Cipro, Dominica, Repubblica di San Marino, Serbia, Croazia, Montenegro e Slovenia.

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