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Cronaca

Tumore del retto avanzato: studio pisano su terapia combinata su rivista europea di Radiologia

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Sono stati pubblicati sulla rivista European Journal of Radiology i risultati dello studio multidisciplinare “MRI tumor volume reduction rate vs tumor regression grade in the pre-operative re-staging of locally advanced rectal cancer after chemo-radiotherapy” (qui di seguito il link all’abstract su PubMed: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/26462793.)

Si tratta di uno studio condotto in collaborazione tra i colleghi delle Unità operative di Radiodiagnostica 1, Chirurgia generale, Oncologia medica, Radioterapia  e Anatomia patologica 3, che testimonia l’importanza dell’approccio multidisciplinare.

Lo studio evidenzia con chiarezza che nei pazienti con neoplasia del retto localmente avanzata (stadio T3), sottoposti a trattamento combinato di chemio e radioterapia e costante controllo con risonanza magnetica ad alto campo, che presentano una riduzione del volume del tumore superiore all’80%, non vi è residuo tumorale, evidenziando quindi una risposta completa alla terapia neoadiuvante.

Secondo Emanuele Neri, professore associato di Radiologia del Dipartimento di Ricerca traslazionale e nuove tecnologie in medicina e chirurgia dell’Università di Pisa) e il dottor Piero Buccianti, direttore del Dipartimento di Gastroenterologia e malattie Infettive dell’Aoup, che hanno coordinato lo studio, “tali risultati aprono la strada a un approccio terapeutico sempre più conservativo e personalizzato, in cui i pazienti cosiddetti ‘responder’ alla chemio-radioterapia potrebbero evitare il trattamento chirurgico”. 

L’approccio multidisciplinare è risultato vincente nella gestione di questi pazienti, laddove il gruppo di discussione Gom (Gruppo oncologico multidisciplinare) dell’Aoup, dedicato alle neoplasie del colon-retto, ha consentito di identificare caso per caso il corretto percorso diagnostico-terapeutico e personalizzato per il paziente. 

Oltre al volume del tumore è in corso la validazione di ulteriori biomarcatori della risonanza magnetica che potranno migliorare, in un prossimo futuro, la scelta e la personalizzazione del trattamento.

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