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Cronaca

Ungulati, M5S Castelfranco di Sotto: "Sei di troppo...ti abbatto"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Abbiamo avuto modo di constatare i danni che i cinghiali hanno arrecato e stanno arrecando alle colture ed ai cigli delle strade e dei terrazzamenti al limite del bosco delle Cerbaie nella fascia nord di Castelfranco di sotto.

Al contempo, il pericolo di trovarsi dei cinghiali in mezzo alla carreggiata non è certo trascurabile, per chi percorrere le strade della zona, come per esempio la via di Monte Falcone, che attraversa tutto il bosco delle Cerbaie tra Castelfranco e Staffoli, oppure nelle campagne delle frazioni.

E’ evidente come la loro rapida proliferazione e l’assenza di predatori stia causando questo tipo di problema, e quindi qual è la soluzione proposta? L’abbattimento. Soluzione semplicistica, anche molto naturale e populista per alcuni, ma non solo, per altri, forse anche molto vantaggiosa perché potrebbe fruttare qualche spicciolo.

Le nostre amministrazioni, ed in particolare l’assessore regionale Marco Remaschi, che ha autorizzato gli abbattimenti, potrebbero spiegarci i principi scientifici su cui si basa questa scelta?

Davanti ad un problema, i nostri amministratori si limitano a trovare soltanto la prima soluzione che viene loro in mente o magari ci si fa anche qualche domanda in più per capire il perché oggi si genera un problema che prima non c’era o non era così sentito?

Ci passa mai per la mente che magari dietro al sorgere di un problema può esserci in un modo o in un altro la mano dell’uomo?

Ci abbiamo mai pensato che se un cinghiale si spinge a devastare le colture non è perché gli sta antipatico un contadino ma lo fa solo per la naturale necessità di doversi nutrire?

E se ci troviamo a percorrere un tratto di strada che attraversa un Sito di Interesse Comunitario come il bosco in questione, magari rettilineo dove possiamo spingere il nostro bolide oltre i 70 km/h e ci troviamo davanti un grosso cinghiale ce lo chiediamo se siamo noi e o se il cinghiale che in quel momento è fuori luogo?

Documentandoci sul problema abbiamo trovato pareri di enti e esperti che bocciano nettamente la soluzione scelta e che parlano di soluzioni diverse, più condivisibili e anche più efficaci nel tempo come quelle riportate in questo articolo o  in questo di legambiente).

Ecco perché la soluzione proposta non ci convince e ci chiediamo se siano state effettuate valutazioni complete sul tema o se, come spesso accede, anche questa scelta è frutto di fretta, scarsa analisi e competenza e poca lungimiranza.

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