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Cronaca

Covid: verso le vaccinazioni nei luoghi di lavoro

Mentre in questa settimana le agende apriranno progressivamente per tutte le fasce anagrafiche degli over 40, la Regione guarda avanti per allargare la rete delle vaccinazioni. Resi noti i codici di esenzione per la comorbidità

Prosegue la campagna vaccinale in Toscana con l'apertura di nuove fasce di popolazione. Con ieri, 17 maggio, si sono aperte le agende per gli over 40, iniziando con i nati nel 1972-1973. Si sono registrate oltre 46mila persone che riceveranno il vaccino Pfizer o Moderna.
La prenotazione per i quarantenni proseguirà oggi, con l'apertura alle ore 17 per i nati nel 1974-1975, secondo il calendario reso noto dalla Regione che completerà gli over 40 venerdì con i nati nel 1980-1981.

Persone con comorbidità

Oggi sarà il turno inoltre anche delle persone affette da comorbidità. La Giunta ha approvato infatti ieri la delibera con cui si riportano i codici di esenzione per le persone con comorbidità fino ai 60 anni di età, così come previsto nelle Raccomandazioni sui gruppi target della vaccinazione
anti-Covid. Si tratta di quelle persone, come si legge nelle raccomandazioni, "affette da patologie o situazioni di compromissione immunologica che possono aumentare il rischio di sviluppare forme severe di Covid-19 seppur senza quella connotazione di gravità riportata per le persone fragili".
Le agende per la prenotazione apriranno alle ore 14 di oggi, 18 maggio.

La tabella con i codici di esenzione per le persone under 60 con comorbidità

Da metà giugno vaccinazioni anche nei luoghi di lavoro

La Regione guarda avanti per allargare la rete della vaccinazione e, se le dosi a disposizione lo permetteranno, dalla seconda metà di giugno, i vaccini anti-Covid potranno essere somministrati anche nei luoghi di lavoro. La scelta (dopo l’approvazione delle linee guida lo scorso 10 maggio con delibera di Giunta) è stata condivisa ieri nel corso di una riunione con tutte le associazioni di categoria e le organizzazioni sindacali.

“Stiamo definendo i protocolli necessari per avviare la vaccinazione anche nei luoghi di lavoro, fermo restando che l’adesione alla campagna vaccinale da parte delle aziende e dei relativi lavoratori è volontaria e che il modello organizzativo, che attiveremo, è condizionato dalla reale disponibilità di vaccini e dalle categorie, che dobbiamo vaccinare in via prioritaria - commenta il presidente Giani - ci stiamo attrezzando per quando saremo in piena vaccinazione di massa. In pochi giorni abbiamo anche attivato 8 nuovi punti vaccinali, aumentando la nostra capacità di 6/7mila dosi in più ogni giorno, senza contare che questa settimana abbiamo aperto le agende per la prenotazione degli over 40. Se avremo i vaccini che servono, potremo arrivare fino a 55mila somministrazioni al giorno e vaccinare, entro la fine di settembre, 3milioni di toscani. Auspico a breve il coinvolgimento delle farmacie tra i vaccinatori della rete, che abbiamo progressivamente potenziato anche grazie alla strettissima collaborazione con i medici di medicina generale”. 

“L’attività di vaccinazione nei luoghi di lavoro è un’importante iniziativa di sanità pubblica, che va a integrare l’offerta complessiva  regionale, destinata alla popolazione toscana, nel rispetto delle priorità definite dagli atti di indirizzo nazionali e regionali - dichiara l’assessore alla Sanità Simone Bezzini - stiamo definendo gli aspetti organizzativi, la cui responsabilità generale e la supervisione dell’intero processo rimarranno in capo al servizio sanitario regionale tramite l’Azienda sanitaria di riferimento anche se avranno un ruolo fondamentale i medici competenti aziendali, che potranno avvalersi anche di altro personale medico e infermieristico, e il datore di lavoro, che dovrà redigere un piano vaccinale, da trasmettere alla Asl, e individuare i locali dove poter vaccinare anche in collaborazione con altre aziende. Sarà un grande lavoro di squadra, che ci consentirà di raggiungere tutti insieme l’obiettivo che ci sta più a cuore: vaccinare il maggior numero possibile di toscani e prevenire eventuali contagi negli ambienti di lavoro”.  “Dobbiamo preparci fin da subito - commenta l'assessore Leonardo Marras - le vaccinazioni in azienda non sostituiranno quelle negli hub e negli ambulatori medici, ma saranno un canale aggiuntivo importante. Invito, pertanto, le aziende a farsi fin da ora avanti e le più piccole magari ad associarsi, valutando nel caso se appoggiarsi al servizio sanitario pubblico. Offriremo in questi giorni il supporto necessario alla fase di organizzazione".

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