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Cronaca

Vaccino Covid: giornate dedicate alla quarta dose nelle Case della salute in Valdera e Val di Cecina

L'invito dei medici di medicina generale per anziani e fragili

I medici di medicina generale invitano i loro assistiti che hanno più di 80 anni o che sono pazienti fragili con più di 60 anni a partecipare alle tre giornate dedicate alla quarta dose di vaccino contro il Covid-19, organizzate dalle Case della salute della Valdera e dell’Alta Val di Cecina, in collaborazione con il personale infermieristico dell’Azienda USL Toscana nord ovest. Una possibilità per incentivare over 80 e fragili over 60 a proteggersi ancora di più contro il virus SARS-CoV-2. 

Il primo appuntamento è per giovedì 16 giugno, alla Casa della salute di Pontedera (in via Fleming 1) in orario 8:00-12:30 e 14:00-18:30.

Sabato 18 giugno, invece, sarà la volta della Casa della salute a La Rosa di Terricciola (in via Verdi 6), che sarà aperta per le quarte dosi al mattino, in orario 8:00-12:30.

Infine, mercoledì 22 giugno, open day nell’Alta Val di Cecina alla Casa della salute di Pomarance (in via Roma 8), in orario 9:30-12:30.

L’importanza delle quarta dose per i soggetti più fragili era già stata evidenziata nei giorni scorsi da Alessandro Dini, direttore del Dipartimento di medicina generale dell’AUSL Toscana nord ovest.
“Chi è esposto all'evoluzione grave della malattia rischia ancora molto - afferma Dini - e la quarta dose fa aumentare in maniera decisiva la protezione individuale contro il virus. Soprattutto adesso che le regole su distanziamento e mascherine si sono adattate alla nuova fase pandemica e la vita sociale è ripresa, chi è anziano o fragile non deve dimenticare che il Covid può continuare a manifestarsi in forme gravi. E anche se oggi conosciamo di più questa malattia e sappiamo curarla meglio, non dobbiamo dimenticare il ruolo che hanno avuto i vaccini nell'impedire ai contagiati di finire in ospedale, e che comunque, forme severe di Covid19 possono abbassare la qualità della salute e della vita. Penso in particolare agli effetti ormai noti del cosiddetto long Covid".

“Non solo. Non dobbiamo pensare che la variante Omicron sia meno severa della Delta, né che chi ha contratto il Covid con la variante Delta sia protetto da Omicron. E’ vero che il numero di morti è relativamente basso rispetto al numero dei casi, ma ad oggi chi muore di Covid sono in gran parte le persone più vulnerabili per età o per patologia”.
"L'appello che faccio - conclude Dini - è semplice: la quarta dose protegge meglio e di più dalle forme gravi di Covid ed evita nuovi decessi. Soprattutto se avete più di 80 anni o se siete un soggetto fragile, non rimanete senza protezione: fate la quarta dose senza rimandare!". 

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