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Cronaca

Vandali al Cus Pisa: scritte ingiuriose sulla segreteria e le strutture

Raid nella notte di ignoti che con una bomboletta spray hanno imbrattato alcune strutture del centro sportivo. Il caso appare legato alla gestione del bar

Risveglio amaro per i gestori del bar del Cus Pisa. Questa mattina, 21 ottobre, sulle mura della segreteria, proprio davanti l'esercizio ma anche tutto intorno, sono comparse delle scritte ingiuriose fatte con una bomboletta spray blu contro il Cus ed il suo presidente, Antonio Gallo. Presenti riferimenti ai precedenti gestori del bar, che hanno lasciato il passo ai nuovi a seguito del bando pubblico, avviato nel giugno scorso con una manifestazione d'interesse e poi conclusosi con l'assegnazione a diversi imprenditori. I vandali hanno imbrattato anche alcune bacheche ed un tendone del tennis.

"Andrò a sporgere denuncia nel pomeriggio contro ignoti - commenta il presidente del Cus Antonio Gallo - tutto questo dispiace per molte ragioni. Per l'atmosfera sbagliata che si crea in un centro sportivo sicuramente, ma anche per lo spavento e la preoccupazione che si genera nei nuovi gestori, ragazzi che hanno fatto un investimento importante e stanno facendo un grosso lavoro per offrire un servizio che è per tutti. Hanno vinto una gara pubblica svoltasi regolarmente".

I vandali hanno attaccato il Cus ed il presidente in generale, ma le scritte si trovano davanti l'ingresso del bar ed il riferimento ai gestori precedenti appare un chiaro riferimento alla motivazione dell'intero gesto. Gallo spiega la questione bando pubblico: "Quando il bar fu costruito, circa 8 anni fa, fu affidato senza una gara pubblica vera e propria, di fatto in affidamento diretto, ai precedenti gestori. L'anno scorso la convenzione è scaduta, e con il nuovo consiglio (il direttivo, con il nuovo presidente, è stato eletto nell'aprile 2015, ndr) si è deciso di prorogare un anno, per capire un po' il da farsi. Poi c'è stata la manifestazione di interesse ed il bando pubblico, con la vittoria di una nuova ditta".

"Quella del bando aperto è stata un'operazione di trasparenza - prosegue Gallo - come altre peraltro, in quanto fin dall'inizio il mio obiettivo è stato quello di fare pulizia e ridare chiarezza alla gestione dei soldi. Se questo è il risultato, a monte magari c'è un problema culturale. Le scritte contro di me non mi preoccupano, sono anzi una spinta ulteriore a seguire la strada che ho intrapreso. Spero piuttosto che non si crei un escalation". Il riferimento è ad un recente furto che il bar ha subìto: "E' accaduto una settimana fa, il primo di sempre, dopo 7 anni". Non è detto che gli episodi siano collegati, ma la preoccupazione c'è. "Spero finisca qua questa sgradevole vicenda - ha concluso il presidente - penso ora verranno gli inquirenti a fare i loro rilevamenti e poi cancelleremo le scritte".

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