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Cronaca

Vendita Toscana Aeroporti Handling: "Il privato mette a rischio centinaia di posti di lavoro, inaccettabile"

L'intervento del Gruppo Diritti In Comune (Pisa), del Gruppo Consiliare Sinistra Progetto Comune (Firenze) e del Partito della Rifondazione Comunista Toscana

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Ancora una volta Toscana Aeroporti conferma il suo atteggiamento cinico, spregiudicato e non trasparente. Dopo settimane nelle quali si rincorrevano voci sulla possibilità della vendita del comparto dei servizi di handling degli scali di Pisa e Firenze, e le ripetute richieste anche da parte dei nostri gruppi consiliari delle due città, la società nella giornata di venerdì non solo non ha smentito la voce ma ha confermato che l’operazione di vendita ad un soggetto, ad oggi per di più non specificato, è praticamente cosa fatta. Si vendono così letteralmente 450 lavoratori e lavoratrici, in nome di mere logiche di profitto. Senza contare gli effetti negativi che questa decisione avrà anche sulle decine e decine di lavoratori e lavoratrici degli appalti legati a Toscana Aeroporti Handling.
Siamo davanti ad un classico e clamoroso caso di “prendi e soldi scappa”. Infatti l’annuncio dell’ offerta di acquisto da parte di un soggetto privato dell’handling, che chissà da quanto tempo era stata avanzata, viene reso pubblico esattamente una settimana dopo che la Commissione Europea ha dato il via libera al ristoro a fondo perduto della Regione Toscana per 10 milioni di euro a Toscana Aeroporti. In questi mesi ci siamo battuti perché queste risorse fossero vincolate al mantenimento di tutti livelli occupazionali e salariali, ma anche in questo caso è evidente come la giunta Giani abbia preferito tutelare interessi privati e non pubblici.

Chiediamo che queste risorse vengano congelate fino a quando Toscana Aeroporti non retroceda da questa decisione, presentando al contempo un piano per la tutela dell’occupazione da finanziare con questo maxi-ristoro pubblico.
E’ inaccettabile una simile operazione, da parte della società guidata da Carrai, nella fase drammatica che i lavoratori e le lavoratrici da oltre un anno stanno vivendo a causa della pandemia, senza che ad oggi per di più vi siano prospettive certe sulla ripresa del settore. Così come sul mantenimento degli ammortizzatori sociali per tutti i dipendenti diretti, diretti e dell’indotto.
E mentre si continua a tagliare sul lavoro e gli appalti, si prosegue nel rilanciare un progetto puramente speculativo come la realizzazione della pista di Peretola , chiedendo anche in questo caso finanziamenti pubblici per un’opera devastante che da sempre contestiamo, e ottenendo ancora una volta appoggi trasversali dal centrodestra e dal centrosinistra. Pesantissime sono le responsabilità politiche per la situazione che si è determinata e che trova la sua origine nella scellerata privatizzazione del sistema aeroportuale toscano a cui il Pd ha dato il via libera negli anni scorsi.

Sosteniamo lo stato di agitazione lanciato da tutte le organizzazioni sindacali e saremo al fianco dei lavoratori nelle mobilitazioni dei prossimi giorni. Porteremo nei consigli comunali di Pisa e Firenze, soci pubblici di Toscana Aeroporti, delle mozioni con cui chiediamo alla parte pubblica di chiedere l’immediata convocazione del Cda e dell’assemblea dei soci di Toscana Aeroporti per tornare indietro su questa decisione e affinché la giunta Regionale congeli le risorse annunciate.
Ancora una volta si usa la pandemia da parte delle grandi società per tutelare i propri profitti, e non il lavoro, per di più con i soldi pubblici. E’ ora di dire basta

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