Università: videogiochi in realtà virtuale per la riabilitazione motoria
Il progetto PRIME-VR2, finanziato dalla Commissione Europea, è coordinato dall'Università di Pisa ed è composto da 14 partner dislocati in 9 paesi europei
Nell'ambito del programma Horizon 2020, è stato recentemente finanziato dalla Commissione Europea il progetto triennale PRIME-VR2 coordinato dall'Università di Pisa, che ha l’obiettivo di sviluppare un ambiente innovativo per la riabilitazione degli arti superiori basato su videogame in realtà virtuale. L’ambiente sarà un eccellente aiuto nella fase di recupero, per le persone affette da disabilità neuromotoria in conseguenza di ictus, paralisi cerebrale o infortuni sportivi, che lo potranno usare da soli o in collaborazione, in clinica o anche a casa propria. Il consorzio promotore del progetto è composto da 14 partner dislocati in 9 paesi europei: Italia, Regno Unito, Malta, Finlandia, Ungheria, Olanda, Irlanda, Grecia e Cipro e ha ottenuto un finanziamento complessivo di 4 milioni di euro.
La piattaforma sarà costituita da un set di videogame basati su ambienti di realtà virtuale, in cui l’interazione si svolgerà attraverso dispositivi di controllo personalizzati per ciascun utente, in base alle specifiche capacità e condizioni motorie. La piattaforma verrà validata con reali pazienti dei vari centri di riabilitazione partecipanti al progetto, incluso il centro di medicina riabilitativa Sport & Anatomy dell’Università di Pisa.
“Sono onorato di essere il coordinatore del progetto PRIME-VR2 - ha dichiarato Sandro Barone, professore ordinario al dipartimento di Ingegneria civile e industriale dell'Università di Pisa - il progetto ha un grande valore nel settore medicale e sociale, così come in quello tecnologico. Infatti svilupperà molte innovazioni nei settori delle tecnologie di realtà virtuale, dell’ingegneria, dei materiali e del design. Grazie al progetto i centri di riabilitazione disporranno di strumenti digitali molto innovativi, per la riabilitazione dei pazienti affetti da disabilità motoria dell’arto superiore. Dal loro canto, i pazienti ne trarranno grande beneficio in quanto le terapie saranno più efficaci, ed anche più divertenti e motivanti, e il recupero più veloce".