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Cronaca

Sicurezza, passi avanti per la sperimentazione del vigile di quartiere: i dettagli

Gli agenti lavoreranno a coppie e saranno impiegati nell'area della stazione, lungo l'asse turistico commerciale, nei pressi di piazza dei Miracoli e nell'area della 'movida'

Procede il progetto per dotare Pisa dei vigili di quartiere. Nei giorni scorsi la Giunta comunale ha infatti approvato la bozza di protocollo d’intesa che dovrà essere ora sottoscritta da Comune e Regione. Il progetto sperimentale prevede per Pisa un investimento da parte della Regione di 675mila euro da qui al 2021 per assumere 3 coppie di vigili che, per tre anni, lavoreranno fianco a fianco nella strade e nei quartieri più difficili della città, proponendosi anche come punto di riferimento per i cittadini e i commercianti di queste zone. Tra le città scelte dalla Regione per la sperimentazione oltre a Pisa c'è anche Pontedera.

Le aree interessate

Gli agenti lavoreranno a coppie e saranno impiegati: nell'area della stazione, lungo l'asse turistico commerciale, nei pressi di piazza dei Miracoli e nell'area del centro storico caratterizzata dalla movida. Tutte zone accomunate, si legge nel progetto, "da un'alta fruibilità da parte di soggetti eterogenei". Un'eterogeneità che "genera tensioni sociali" alimentate anche "da reati e da condotte illecite" tra cui "furti, rapine e scippi, spaccio e consumo di stupefacenti", andando così ad incidere "sulla vivibilità e sulla pacifica convivenza della comunità locale e dei suoi ospiti".

A piedi o in bicicletta

L’attività di vigilanza "sarà svolta prevalentemente con servizio appiedato o in bicicletta". Le pattuglie in caso di bisogno potranno utilizzare i vari presidi della municipale presenti sul territorio, ed in particolare i locali del comando di via Battisti e quelli della sede distaccata di viale Gramsci. "È prevista inoltre l’apertura di un nuovo presidio della Municipale nella cosiddetta 'zona movida' (piazza delle Vettovaglie o altro sito)".

Il personale impiegato lavorerà su 3 o 4 turni giornalieri a seconda delle necessità e dei periodi dell'anno con gli agenti di prossimità che "saranno chiamati principalmente ad azioni che possano contrastare disordine, degrado e disagio attraverso modalità di confronto ed interazione diretta col territorio di riferimento". I vigili dovranno inoltre coordinare la loro attività con quella delle altre forze di polizia. A cadenza trimestrale verrà infine "effettuato un debriefing per una analisi della situazione sul territorio di riferimento, la verifica delle attività effettuate e l’implementazione di nuove attività".

Agenti formati

Gli agenti saranno tutti formati attraverso un corso tenuto dalla scuola interregionale di polizia locale, ente creato anni fa dalla Toscana assieme a Liguria ed Emilia Romagna. Ad essere impegnati come vigili di quartiere potranno essere i nuovi assunti oppure agenti già in servizio, con però altrettanti vigili a tempo determinato arruolati per sostituirli nei servizi in cui finora erano impiegato. Pisa, così come gli altri comuni selezionati dalla Regione per la sperimentazione (in tutto sono 15), si impegnerà a proseguire nel progetto fino al 2023, sostenendone integralmente, a quel punto, la spesa.

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