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Cronaca Camp Darby

Violenze su minori: possibile estradizione per il sergente

Il militare americano, accusato di violenza sessuale su una bambina di soli 7 anni, potrebbe essere giudicato anche dal tribunale della Florida. Il sergente era un amico della madre della bimba

Nuovi sviluppi sulla vicenda degli abusi sessuali del sergente di Camp Darby: le autorità militari statunitensi potrebbero chiedere l'estradizione e sottoporre al giudizio di una corte marziale il militare della Florida, arrestato in Toscana per violenza sessuale su una bimba di 7 anni e per produzione di materiale pedopornografico.

Questo è quanto emerge dall'inchiesta anti-pedofilia coordinata dalla procura di Siracusa in collaborazione con la procura di Pisa, insieme al Nucleo investigativo telematico (Nit), gruppo interforze specializzato nel perseguire questo tipo di reati. Secondo quanto appreso, ancora non c'è una richiesta formale, ma gli inquirenti se la aspettano poiché il sergente, oltre al giudizio davanti ad un tribunale italiano, dovrà rispondere delle accuse anche sotto il profilo delle leggi militari Usa e quindi processato davanti ad una corte militare americana.

Il sergente, di cui per ora sono state rese note le sole iniziali, J.E., è in servizio alla base logistica di Camp Darby da 3 anni. Le autorità della base hanno collaborato con gli investigatori italiani e hanno assistito alle fasi della perquisizione dell'ufficio, rendendosi direttamente conto della situazione.

La madre della bambina violentata dal sergente è una conoscente stretta del militare e di lui la donna si fidava al punto da lasciargli la figlia per giornate intere, quando doveva allontanarsi per lavoro. E' In questo contesto, secondo quanto emerge dall'inchiesta coordinata dalle procure di Pisa e Siracusa, che sono maturati gli abusi e le violenze sessuali sulla bambina.

Secondo quanto si apprende, la madre non avrebbe mai avuto sospetti sull'amico militare, finché non è stata avvisata dagli inquirenti coi quali ha collaborato fornendo elementi utili all'inchiesta. Le indagini su questa vicenda sono partite da una specifica segnalazione di Telefono Arcobaleno, associazione anti-pedofilia che ha evidenziato una comunità di circa 4.000 pedofili su Internet, i quali si avvalgono di un sistema di comunicazione anonima basato su complesso meccanismo di trasmissione di dati cifrati difficili da intercettare.

Il militare è stato incastrato proprio da alcune immagini trovate in Internet che hanno permesso di avviare l'indagine e far interrompere agli investigatori del Nit la consuetudine di violenze contro la bambina. (fonte Ansa)
 

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