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Cronaca

'Che nome dai alle tue cisti?': visite dermatologiche gratuite al Santa Chiara

Anche a Pisa la campagna di sensibilizzazione sull'idrosadenite suppurativa (HS)

Sabato 10 giugno a Pisa fa tappa la campagna nazionale informativa e di sensibilizzazione sull’idrosadenite suppurativa (HS), denominata 'Che nome dai alle tue cisti?', che prevede visite dermatologiche gratuite su prenotazione.

Sono 24 le strutture ospedaliero-universitarie coinvolte su tutto il territorio nazionale, fra cui l’Aoup e sabato, all’ospedale Santa Chiara, nell’Unità operativa di Dermatologia universitaria diretta dal professor Marco Romanelli, chi soffre di HS potrà usufruire di una visita gratuita, previa prenotazione (per prenotare telefonare al numero 392 8077216 dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 17).

Il servizio ambulatoriale di HS della Dermatologia dell’Aoup è coordinato da specialisti che hanno attualmente in cura oltre 90 pazienti per questa ancora sconosciuta patologia. Il servizio offre, oltre ad una dettagliata consultazione clinica, una procedura diagnostica mediante ecografia delle lesioni con strumenti ad alta risoluzione espressamente dedicati ai pazienti con HS. Inoltre è presente un team di infermieri dedicati alla gestione delle lesioni di HS che spesso necessitano di particolare cura e gestione in base al livello di gravità delle stesse. La squadra HS della Dermatologia pisana è completata da un chirurgo plastico che gestisce tutte le procedure necessarie inerenti la chirurgia delle lesioni.

'Che nome dai alle tue cisti?' è patrocinata da Inversa Onlus, la prima e unica associazione italiana per i pazienti affetti di idrosadenite suppurativa (HS) e nasce per sopperire alle necessità e difficoltà dei malati legate alla gestione di una patologia cronica invalidante.
L’associazione, fondata nel 2010 da Giusi Pintori, sostiene proattivamente ogni singolo malato, fornendo informazioni e sostegno, con l’obiettivo di aiutare le persone a vivere meglio.

“Inversa Onlus ha dato il suo patrocinio alla campagna perché l'esperienza dei pazienti mette in evidenza che ridurre i tempi di diagnosi significa avere prima supporto e assistenza e quindi diminuire le drastiche conseguenze sulla qualità della vita di chi è affetto da HS - afferma Giusi Pintori, presidente di Inversa Onlus - agire tempestivamente con terapie, modifiche nello stile di vita, adeguamenti alimentari, educazione del paziente e sostegno psicologico e sociale sono infatti componenti essenziali della cura all'HS. La persona affetta da HS spesso soffre da sola da molto tempo, a questa dico: 'Ogni passo fatto è un passo verso te'".

Per ulteriori informazioni: www.chenomedaialletuecisti.it

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