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Cronaca San Miniato

E' morto il regista Vittorio Taviani: lutto a San Miniato

Insieme al fratello Paolo ha firmato grandi capolavori del cinema italiano. Per volontà della famiglia non ci saranno funerali

San Miniato in lutto per la morte del regista Vittorio Taviani che, insieme al fratello Paolo, ha diretto film che hanno fatto grande il cinema italiano, come Padre Padrone (Palma d’oro a Cannes nel ’77), La Notte di San Lorenzo, Caos e Cesare deve morire (Orso d’oro a Berlino).

Taviani è deceduto a Roma, aveva 88 anni ed era malato da tempo.
Per volontà della famiglia non ci saranno camera ardente né funerali ma il corpo del regista verrà cremato in forma strettamente privata.

"La scomparsa di Vittorio Taviani rende San Miniato orfana - afferma il sindaco sanminiatese Vittorio Gabbanini - con il fratello Paolo, ha portato nel mondo il nome della nostra Città e raccontato le loro origini, che sono anche le nostre. Con Vittorio se ne va un pezzo di quell'arte che solo una città straordinaria come la nostra può concepire. Ho ancora vivo nella mente il ricordo dell'ultima volta che sono venuti all'ombra della Rocca. Era il 2015 e l'amministrazione comunale volle, con entusiasmo, conferire loro la cittadinanza onoraria, un tributo doveroso che sancisce il profondo ed inscindibile legame con questa terra e con la nostra comunità. Mi ricordo con grande affetto l'abbraccio tenero con Giuseppina Lotti, una dolcezza infinita. E sono molto felice di aver consegnato a Vittorio e Paolo, un anno fa, a Roma, le prime copie delle cartelle istituzionali in cui viene raccontato da quattro straordinari pittori sanminiatesi (Giorgio Giolli, Luca Macchi, Sauro Mori e Gianfranco Giannoni) il loro percorso artistico. San Miniato oggi piange la scomparsa di Vittorio e si stringe commossa al fratello Paolo e alla moglie Carla - conclude Gabbanini - ciao Vittorio, grazie per tutto quello che ci hai regalato, San Miniato ti porterà per sempre nel cuore".

"Sono addolorato per la scomparsa di Vittorio Taviani, regista e uomo di cultura profondamente legato alla sua San Miniato come alla Toscana, che insieme al fratello Paolo ha saputo reinterpretare il neorealismo italiano, declinandolo in racconti e immagini immortali. Ci resta il suo impegno sempre politico, attento alla storia e al sociale, pervaso da una formidabile passione civile che ha attraversato tutto il suo percorso cinematografico e personale - commenta il presidente della Regione Enrico Rossi - se ne va uno dei più straordinari interpreti della vita sociale e politica del Novecento, un regista che, in indissolubile coppia con il fratello, si è fatto guidare dal vero, dalla storia, dal sangue, dalle lacrime, dalla voglia di lottare contro le ingiustizie, donandoci una preziosa eredità, mirabilmente reinterpretata nelle scene dei suoi film. Esprimo, anche a nome della Toscana tutta, le mie più sincere condoglianze ai suoi familiari e al fratello Paolo".

Cordoglio espresso anche dal sindaco di Pisa Marco Filippeschi: "Pisa piange Vittorio Taviani. Insigne artista e guida per generazioni. Un maestro di cinema, d'impegno politico e di vita. Legato, con Paolo, alla nostra città, luogo di formazione, di dibattito culturale, di battaglia ideale, di sperimentazioni e di amicizie. Ricordo con commozione il momento della consegna a Vittorio e Paolo del nostro massimo riconoscimento, la Torre d'Argento. Sono orgoglioso delle parole sincere e riconoscenti che furono dedicate a Pisa. Il ricordo di Vittorio ci sprona a portare avanti anche in suo nome tutti i progetti che abbiamo sulla cultura del cinema e sulla produzione cinematografica, che sono una cifra importante per la nostra città, per la sua storia e per il suo futuro. Pisa saprà rendere omaggio e memoria ad un grande italiano. Sono vicino con un forte abbraccio a Paolo e ai familiari".

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