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Cronaca

Capitale italiana cultura 2021, è Volterra o Pisa: "Impossibile collaborare"

La mossa di Pisa, che ha deciso di avanzare la propria candidatura al riconoscimento un mese dopo quella della città etrusca, viene vissuta come una sorta sgarbo da Volterra

"La corsa a capitale italiana della cultura non è un concorso di bellezza. Non basta avere la Torre o gli Arsenali Repubblicani. Il bando non premia infatti quello che hai, ma quello che ci vuoi fare con quello che hai. Un concetto che evidentemente qualcuno non ha capito". Dario Danti, assessore alla Cultura di Volterra ed ex assessore della Giunta Filippeschi, commenta così la notizia della candidatura di Pisa a capitale italiana della cultura 2021. Un riconoscimento per il quale è in lizza anche la città etrusca che, circa un mese fa, aveva avanzato la propria candidatura. Della partita sarà anche molto probabilmente Livorno.

Danti non le manda e dire e chiude la porta ad ogni possibile collaborazione di Volterra con la città della Torre. Un'ipotesi che invece non era stata esclusa, almeno a parole, dal sindaco di Pisa Michele Conti. "La collaborazione tra Pisa e Volterra è impossibile - afferma Danti - innanzi tutto perchè lo esclude il bando, che andrebbe almeno letto prima di fare certe affermazioni, e in secondo luogo perchè se avessero voluto davvero collaborare avrebbero potuto chiamarci per discuterne".

La mossa di Pisa, che Danti definisce "improvvisata ed estemporanea", a Volterra viene insomma vista come una sorta di 'sgarbo'. Del resto è noto che i rapporti tra l'assessore di Volterra e l'Amministrazione comunale pisana non sono proprio idilliaci, come dimostrano anche le azioni portate avanti a suo tempo da Danti contro le cosiddette ordinanze antidegrado. "Da mesi - afferma Danti - lavoriamo al progetto per fare di Volterra la capitale della cultura 2021, condividendolo con i cittadini. Era uno dei punti principali della campagna elettorale della lista civica di centrosinistra. Presenteremo al ministero un dossier per rilanciare la città dal punto di vista turistico e culturale. E, al di là del risultato finale, realizzeremo tutto quello che scriveremo nel nostro progetto. Faccio un in bocca al lupo a Pisa - conclude Danti - questa volta tiferò però Volterra".

Il sostegno di Confesercenti

A sostenere la candidatura di Pisa è invece Confesecenti Toscana Nord che in una nota si dice pronta a fare la propria parte "magari pensando anche ad un comitato a sostegno dell’iniziativa del Comune che coinvolga le associazioni economiche e di categoria".
"Non vogliamo certo sminuire altre candidature - afferma il responsabile dell'area pisana Simone Romoli - ma crediamo che Pisa abbia tutte le carte in regola per vincere questa corsa; diventa necessario però un sostegno forte di tutte le componenti a partire dal coinvolgimento del tessuto imprenditoriale".

Confesercenti Toscana Nord parla anche della candidatura di Volterra, rilanciando l'ipotesi di una collaborazione tra le due realtà, che di fatto, è stata però già esclusa da Danti. "Con la discesa in campo di Pisa - afferma ancora Romoli - diventa fondamentale un’azione comune che rafforzi e non indebolisca le candidature. Pisa ha alle spalle una provincia altrettanto ricca, tra l’altro unita dal brend territoriale di Camera di commercio Terre di Pisa, e questo deve essere un valore aggiunto nella corsa per il 2021. In questi casi la vittoria avrebbe ricadute positive su tutto il territorio - conclude il responsabile area pisana - e quindi è necessario che siano trovate tutte le forme per sfruttare al massimo le potenzialità che Pisa può mettere sul tavolo senza divisioni".

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