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Cronaca Santa Luce

Coronavirus, Santa Luce e Castellina marittima in zona arancione rafforzata

I due Comuni del pisano entrano in una zona arancione che prevede però la chiusura delle scuole

Santa Luce esce dalla zona rossa e dalla prossima settimana entra in zona arancione rafforzata visto il miglioramento della situazione epidemiologica. Restano 30 ad oggi le persone positive al Covid sul territorio comunale.
Il sindaco Giamila Carli ha firmato un'ordinanza in vigore da lunedì 22 marzo fino a domenica 28 marzo che prevede una serie di misure per continuare a tenere sotto controllo i contagi.

Sempre più macchie rosse in una Toscana arancione: Giani firma le ordinanze

Disposta la chiusura dei parchi pubblici e dei campi sportivi di Pastina e Santa Luce con divieto di accesso, divieto di assembramento e obbligo di distanziamento sociale in tutte le aree pubbliche. Vietati gli interventi di contenimento all'interno degli istituti pubblici zrv e zrc alla volpe e al cinghiale: la caccia di selezione, se previsto dalla normativa, è invece consentita se svolta in forma esclusivamente individuale.
Divieto di assembramento e obbligo di accesso contingentato agli esercizi commerciali e di somministrazione di alimenti e bevande con divieto di stazionamento per la consumazione nelle aree interne ed esterne. E’ consentito solo l’asporto. Non sono ammesse manifestazioni culturali e sportive ed è prescritto l'accesso contingentato ai cimiteri con visite esclusivamente in forma individuale e divieto di assembramento.
Disposta la chiusura delle scuole del territorio con sospensione delle attività didattiche ad eccezione delle lezioni in presenza assicurate ai bambini e ragazzi affetti da fragilità con le modalità che saranno concordate con la competente direzione didattica.

Sara in zona arancione rafforzata anche Castellina Marittima: "Tutte le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse - sottolinea il sindaco Salvatore Neri - a differenza della zona rossa, potranno restare aperte le attività di cura della persona, i barbieri, parrucchieri e estetiste. Naturalmente tutti gli spostamenti devono essere ridotti al minimo, ammessi solo quelli riconducibili a motivi di lavoro, di salute, o per l'acquisizione di beni di prima necessità".

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