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Cronaca

Santa Croce e comprensorio del cuoio in zona rossa: "Ospedali pieni, pensiamo alla salute di tutti"

Il sindaco Giulia Deidda fa appello al senso di responsabilità dei cittadini per fronteggiare l'emergenza

Secondo i dati Asl sui contagi, a Santa Croce sull'Arno, i nuovi casi nelle ultime 24 ore sono stati 14. Un trend nel comprensorio del cuoio in aumento, come testimoniato dal bollettino dell'azienda sanitaria di oggi, 16 marzo, che certifica una volta di più l'intervento regionale dell'istituzione della zona rossa per il Comune, insieme ad altri 5

Su questi aspetti si è soffermata il sindaco Giulia Deidda, che ha parlato su Facebook di numeri, che però "vi prego, teniamo sempre ben presente che i numeri sono persone: donne, uomini, bambine e bambini". "Inizio dai nostri dati sul contagio - scrive su Facebook oggi - sabato abbiamo visto un incremento di persone positive di 16 unità, domenica ancora più 16, ieri ne abbiamo avute 7 in più ed oggi ne abbiamo ancora 14 in più. Questi continui incrementi hanno portato il famoso indice di riferimento che determina gli scenari di rischio a oltre 500 e ricordo che il valore limite del decreto legge è 250. Si capisce bene come questo valore non possa essere ignorato e non per scelta, ma per necessità".

Sulla situazione ricoveri: "Per quanto riguarda i posti letto Covid l'ospedale di Empoli ne ha 120 di degenza e 20 di terapia intensiva e sono tutti occupati, Fucecchio ne ha 34, San Miniato 16 ed entrambe le strutture sono completamente occupate. Ad Empoli per i pazienti no Covid restano liberi al momento 101 posti letto e 6 di terapia intensiva. Posti destinati a diminuire visto che i pazienti Covid sono in aumento. Da sabato al San Giuseppe di Empoli è stata ridotta tutta la chirurgia programmata così come sono ridotti i posti letto di chirurgia. I reparti si stanno occupando solo di urgenze e traumatologia, senza contare che in pronto soccorso ogni giorno vengono ricoverati più di 10 pazienti Covid. Una situazione di gran lunga peggiore rispetto a quella di novembre, un quadro che rischia di lasciare indietro tante persone che avrebbero bisogno di cure di diversa natura ma che al momento si vedono negare".

"E' evidente che il contagio non si arrende, anzi sembra diventato più aggressivo e negli ultimi giorni sta coinvolgendo anche diversi bambini purtroppo.
Di fronte a questo scenario non si può restare immobili e quello che abbiamo a disposizione sono gli strumenti che il decreto legge ci impone, non possiamo inventarci soluzioni mirate sulle singole situazioni. Sono molto molto preoccupata per questa terza ondata, per questo ancora una volta chiedo a tutte e tutti la massima collaborazione nel rispetto delle regole e vi prego di non restare fermi sulle nostre singole necessità o situazioni familiari ma di provare a leggere le decisioni nella complessità del presente, perché l'obiettivo è davvero quello di cercare di tutelare al massimo la salute di tutte e tutti".

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