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Economia

Acquisti di Natale: 340 euro in tasca da spendere nei negozi

E' il budget medio a disposizione delle famiglie della provincia di Pisa. Generi alimentari di qualità e giocattoli i più gettonati

Una situazione che è in linea con quella del 2016 quella degli acquisti di Natale, arrivati proprio in questi giorni al rush finale. E' la presidente di Confcommercio Provincia di Pisa Federica Grassini a delineare il quadro: “Siamo in linea con l'anno passato, niente di eccezionale fino ad ora, la cosa migliore che possiamo augurarci è quella di una accelerazione degli acquisti in questi ultimi giorni. Rispetto al Natale 2016 gli esperti ci dicono che il quadro economico è migliorato: dal 2014 ad oggi, il punto più basso della crisi, le famiglie hanno recuperato un +4% di reddito e i consumi hanno ripreso a crescere. Ma all'appello mancano ancora più di 2.000 euro a testa rispetto al 2007, una perdita che i cittadini sentono molto forte e che ha inevitabili ricadute in termini di fiducia, aspettative e consumi reali”.

Per quanto riguarda la provincia di Pisa, le spese natalizie dovrebbero rispettare quanto avvenuto nel 2016: “Il budget a disposizione delle oltre 182.000 famiglie della provincia rimane di 340 euro circa, con un giro d'affari complessivo intorno ai 60 milioni di euro per l'intera provincia - spiega Grassini - cresce la domanda di generi alimentari, soprattutto quelli artigianali, tipici e di qualità, legati anche alle nuove tendenze di gusti e consumi, benessere e cura della persona (+1,1%), accessori e gioielli (+1,5%), viaggi (+1,2%), mentre si confermano protagonisti nella festa a loro dedicata per eccellenza, gli acquisti di giocattoli e giochi per bambini (+2%). In calo, gli acquisti di computer, articoli sportivi ed elettrodomestici”.

Secondo la presidente di Confcommercio Pisa non si diradano le nubi nel settore abbigliamento: “Promozioni scorrette tutto l'anno, deregulation, abusivismo e saldi a ridosso delle festività non aiutano purtroppo il settore moda ad uscire definitivamente dalla crisi. Di positivo c'è il fatto che la stragrande maggioranza dei consumatori si rivolgerà anche quest'anno ai punti vendita tradizionali, forti di un servizio personalizzato, cortesia, prezzi interessanti, massima garanzia vendita e post-vendita su capi e prodotti acquistati”.

“Sarà un Natale di tenuta - conferma da parte sua il direttore di Confcommercio Pisa Federico Pieragnoli - considerando le mille difficoltà costretto a fronteggiare, soprattutto per il commercio tradizionale, alcune scelte prese o meno delle amministrazioni comunali possono fare la differenza. Penso ad esempio a Pontedera, che ha deciso in maniera lungimirante di dimezzare la sosta per tutto il periodo delle feste, una scelta che il comune capoluogo ha purtroppo rinunciato a fare”.

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