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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Dodici aziende pisane portano il loro vino al Vinitaly

Grazie al supporto della Camera di Commercio le aziende hanno fatto conoscere i loro prodotti nella grande fiera di Verona

Dodici aziende pisane, rappresentative della quasi totalità dei territori a vocazione vitivinicola, da Terricciola a Peccioli, da Volterra a Montescudaio fino a Riparbella, hanno partecipato al Vinitaly, il Salone internazionale dei vini e distillati che si è svolto a Verona dal 7 al 10 aprile.

'New entry' di successo anche il Consorzio Vini Terre di Pisa, debuttante al Vinitaly con tre aziende inserite nella collettiva della Camera di Commercio e le restanti in stand autonomi. All’interno della manifestazione importante riconoscimento per 'Torre del Vajo' 2015 Toscana IGP Rosso, prodotto dall’Azienda Torre a Cenaia, che sarà una delle 625 etichette che verranno inserite nella guida 5StarWines the Book 2019.

Sul fronte commerciale, molti ed interessanti i contatti tra i nostri operatori e le variegate delegazioni con l’intento di approcciare mercati differenti, intercettare quelli emergenti comprendendone le dinamiche. Spunti interessanti, in questo ambito, sono venuti da uno studio a cura dell’Osservatorio Vinitaly-Nomisma Wine Monitor secondo il quale il vino, nel prossimo futuro, parlerà sempre più asiatico essendo l’Asia Orientale l’area geopolitica dove l’import di vino è cresciuto di più nell’ultimo decennio: +227% (6,45 mld di euro nel 2018), 11 volte in più rispetto ai mercati Ue e quasi il quadruplo sull’area geoeconomica Nordamericana. Una torta allettante di cui la Francia si è aggiudicata la fetta più grande corrispondente ad una quota di mercato del 50% (oltre 3,2 mld di euro) mentre l’Italia si è fermata al 6,5% (419 milioni di euro) nonostante un export di vino complessivo italiano nel mondo che nel 2018 ha chiuso in positivo (+3,3%, 6,2 mld di euro). Ci sono dunque interessanti margini di miglioramento in Asia Orientale rispetto alle potenzialità enologiche italiane e questa è una buona notizia anche per il turismo nelle 'Terre di Pisa', una destinazione che intende distinguersi anche per l’appeal ed il valore delle sue produzioni enogastronomiche di punta.

La dinamica pisana è coerente rispetto a questo quadro. Nel 2018 l’export pisano di vino e bevande alcoliche, secondo Istat, ha toccato un nuovo record superando i 54 milioni di euro di controvalore con picchi del +23,3% delle vendite dirette in Cina (quarto paese di destinazione) del +6,1% verso gli USA (primo paese) ed il raddoppio dell’export destinato alla Finlandia.

“Nello scenario mondiale del Vinitaly - afferma il presidente della Camera di Commercio Valter Tamburini - si è potuto apprezzare quanto il connubio tra la nuova destinazione turistica 'Terre di Pisa' e gli altri elementi territoriali di valore, in questo caso il vino, certamente tra le produzioni più antiche, nobili e rappresentative della nostra zona, costituisca una strategia di successo. Siamo sulla strada giusta ed anche in questa occasione - prosegue Tamburini - abbiamo ricevuto conferme in linea con le attese progettuali a partire dal coinvolgimento delle imprese che hanno ormai fidelizzato rapporti di collaborazione con la Camera di Commercio di Pisa nella promozione a 360 gradi del territorio pisano”.

Ecco le aziende pisane che hanno partecipato al Vinitaly con la Camera di Commercio di Pisa:

  1. POGGIO NICCHIAIA (Peccioli)

  2. COLLINE DI SOPRA (Montescudaio)

  3. LIQUORIFICIO TACCOLA (Uliveto Terme)

  4. PODERE LA CHIESA (Terricciola)

  5. MARCHESI GINORI LISCI (Montecatini Val di Cecina)

  6. PAKRAVAN PAPI (Riparbella)

  7. PODERE MARCAMPO (Volterra)

  8. FATTORIA FIBBIANO (Terricciola)

  9. TORRE A CENAIA (Cenaia)

  10. FATTORIA UCCELLIERA (Fauglia)

  11. PAGANI DE MARCHI (Casale Marittimo)

  12. AZ.AGR. LE PALAIE (Peccioli)

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