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Economia: brusca battuta d'arresto delle esportazioni pisane

Dati negativi per le esportazioni pisane nel secondo trimestre dell'anno, con un calo del 6% rispetto allo stesso periodo del 2011. A rivelarlo è l'ufficio studi della Camera di commercio di Pisa

L'ufficio studi della Camera di commercio di Pisa porta  dati negativi per le esportazioni pisane nel secondo trimestre dell'anno, con un calo del 6% rispetto allo stesso periodo del 2011. La responsabilità di questa performance negativa è da ricercare nella crisi dei mercati europei, a cominciare dalla Germania che riduce suoi acquisti da Pisa di oltre il 22,5%. E il dato diventa ancora più negativo se confrontato con l'andamento nazionale (+3%) e toscana (+7,6%). Inoltre, estendendo l'analisi al primo semestre 2012 il dato negativo complessivo è del 2,6%.

A determinare la brusca battuta d'arresto delle esportazioni provinciali pesano i numeri negativi dei settori della meccanica allargata e di parte del sistema conciario. Cicli e motocicli perdono l'11,4% ma crolla anche il comparto delle macchine di impiego generale (-23,6%). Dati divergenti nel comparto conciario con la produzione del cuoio in calo dell'1,9% e le pelli grezze che invece segnano un progresso che sfiora il 41%. Si salvano invece i settori tradizionali pisane come le calzature (+12,8%) e i mobili (+10,1%) e sono positive anche le performance del vetro (+12,6%) e delle bevande (+10,5%).

Infine, conclude l'analisi della camera di commercio, salvano, ma solo parzialmente l'export pisano le esportazioni in America (+39,1%, con un dato parziale degli Usa che si attesta a una crescita del 64%) e in Asia +2,1%, anche se non riescono a controbilanciare la caduta delle esportazioni dirette in Europa (-13%). (Fonte Ansa)

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