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Cantieri di Pisa, interviene il prefetto, e intanto gli operai sfilano in corteo

Il prefetto De Bonis ha convocato il liquidatore Federico Galantini per il prossimo 22 agosto. Cgil: "Galantini deve dare risposte chiare, è una questione etica e morale"

Rimane calda la questione della Cantieri di Pisa dopo l'appello mosso al curatore fallimentare Federico Galantini dal sindaco di Pisa Marco Filippeschi e dal presidente della provincia Andrea Pieroni. Ora è il turno del prefetto, Antonio De Bonis che ha convocato per il 22 agosto alle 10.30 il liquidatore del gruppo Baglietto Galantini, per chiedere di fare chiarezza sullo stato delle trattive in corso nella procedura concorsuale del gruppo.

La convocazione è scattata dopo che ieri una delegazione di lavoratori e sindacalisti dei Cantieri Navali di Pisa, parte del gruppo insieme a quelli di La Spezia e Varazze (Savona), ha incontrato lo stesso prefetto sollecitando un suo intervento.

Da circa 100 giorni gli operai del cantiere pisano sono in assemblea permanente all'interno dello stabilimento e ieri mattina si sono mossi a decine in corteo per raggiungere la prefettura, percorrendo le principali vie del centro e rallentando il traffico.

"La vicenda Baglietto - ha spiegato il segretario provinciale della Cgil di Pisa Gianfranco Francese - continua a essere un giallo, che si arricchisce di una nuova puntata. L'ultima novità riguarda la scoperta che Galantini siede in un consiglio di amministrazione di una società lussemburghese insieme al finanziere francese Frey, garante dell'acquisizione dei Cantieri. E' una questione etica e morale sulla quale Galantini deve dare risposte chiare".

Cgil e lavoratori, supportati dal Pd pisano (alla manifestazione era presente il segretario provinciale, Francesco Nocchi), chiedono al liquidatore di conoscere "lo stato delle trattative, diffidandolo da fare colpi di mano, visto che anche la proprietà del gruppo lo ha sfiduciato di recente".
"L'unica cosa che deve fare - ha concluso Francese - è riferire alle istituzioni toscane, convocare l'assemblea straordinaria del gruppo e fare un passo indietro per aprire una nuova fase nella quale individuare un partner in grado di garantire a Pisa e agli altri cantieri un rilancio industriale". (fonte Ansa)

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