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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Credito: ancora stagnante la domanda in provincia di Pisa

Crescono i prestiti concessi alle famiglie (+2,3%), calano quelli alle imprese (-0,7%). Le difficoltà di rimborso pesano sui tassi praticati alle imprese

Nel corso del 2015 l’andamento dei prestiti in provincia di Pisa ha continuato a diminuire con l’ultimo trimestre del 2015 che chiude con un -0,5%. A Pisa, dunque, non si è verificato quel progressivo miglioramento rilevato invece su scala regionale (dal -1,8% del I trimestre 2015 si è passati al +0,3% di fine anno). Se però i prestiti alle famiglie consumatrici, hanno registrato a Pisa una nuova espansione (+2,3% il dato tendenziale di fine 2015 addirittura migliore rispetto alla Toscana +1,2%) è mancata invece, la spinta delle imprese, che hanno chiuso il 2015 con un -0,7% a causa della forte contrazione delle piccole imprese (-3,3%) mentre le medio-grandi, pur rallentando rispetto ai trimestri precedenti, segnano un +0,1%. A trainare, per quanto concerne i prestiti alle famiglie è stato sia il credito al consumo (+2,7%) che quello concesso per l’acquisto di abitazioni (+3,0% lo stock dei prestiti). Questi, in sintesi, alcuni dei principali elementi che emergono dall’ultimo report sull’andamento del mercato del credito pisano, preparato dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Pisa su dati Banca d’Italia.

Gli sportelli bancari tornano a crescere
Tra il 2014 ed il 2015, il numero di sportelli bancari attivi in provincia di Pisa torna a crescere passando dalle 276 alle 278 unità (+2 sportelli). Un risultato che pone Pisa (+0,7%) in controtendenza non solo rispetto all’Italia (-1,6%) ma anche alla Toscana (-1,4%): segno di come gli Istituti di credito, nonostante il processo di razionalizzazione che sta interessando l’intero territorio nazionale, ritengano Pisa una piazza ancora interessante.

Continua a ridursi il credito concesso alle imprese
Analizzando i prestiti erogati alle imprese, si nota un ulteriore rallentamento per il manifatturiero, che chiude con la stessa variazione percentuale di inizio 2015 (+0,1%) stemperando così l’ottimismo generato dall’ottima performance del secondo trimestre (+5,9%). Gli elementi di maggiore preoccupazione derivano però dalle costruzioni che arretrano del 2,3%: non solo il peggior dato degli ultimi quattro anni, ma anche il decimo risultato consecutivo di segno negativo. Non positivo neppure il credito concesso alle imprese dei servizi (-1,1%) che è, seppur di poco, superiore agli andamenti negativi che hanno contraddistinto i precedenti trimestri del 2015.

Crescono le insolvenze
Crescono ancora le difficoltà di rimborso dei crediti ricevuti. A Pisa, nell’ultimo quarto del 2015, il tasso di decadimento (misurato dal rapporto tra flusso di nuove sofferenze e consistenza dei prestiti in essere all’inizio del periodo) ha continuato a salire, superando il tetto dei cinque punti percentuali (5,1%): un punto e mezzo al di sopra del corrispondente valore regionale. Se l’indicatore resta stabile per le famiglie pisane (allineandosi con la media Toscana, 1,4% nel IV trim. 2015) le criticità maggiori interessano le imprese che a Pisa stanno scontando più che altrove difficoltà che si riflettono in un deterioramento della qualità del credito erogato a livello locale dal sistema bancario: 7,3% il decadimento.

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I tassi calano
I tassi di interesse pagati dalle imprese pisane (i cosiddetti tassi attivi), grazie al perdurare di condizioni ancora molto favorevoli, segnano nel 2015 una diminuzione rispetto all’anno precedente. I tassi a revoca (dove troviamo le aperture di credito in conto corrente) chiudono il 2015 ben 40 punti base in meno rispetto al 2014 ma comunque all’8,2%. Rispetto ai dati regionali e nazionali, Pisa mostra tassi più elevati a causa del maggior livello di rischio percepito dalle banche a sua volta riconducibile a livelli di sofferenze ed incagli più alti. In Toscana i rischi a revoca scontano un tasso del 7,6% mentre in Italia ci si ferma al 7%. 


“Le incertezze sull’evoluzione della nostra economia, nonostante il calo dei tassi di interesse, continuano a frenare la domanda di credito delle imprese - afferma il presidente della Camera di Commercio di Pisa Valter Tamburini - per sostenere la voglia di investire delle nostre imprese e mitigare la maggiore rischiosità percepita dalle banche, la Camera di Commercio di Pisa, attraverso la propria azienda Speciale Assefi, ha stanziato 400mila euro per favorire l’ottenimento di garanzie rilasciate dai Confidi ed altri 45mila per contributi in conto interessi su micro finanziamenti concessi da istituti bancari convenzionati. Azioni concrete che vogliono agevolare quanto più possibile le imprese e gli imprenditori che credono nel loro futuro”.

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