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Economia: cresce la domanda di lavoro delle imprese pisane

Tra i profili più gettonati quelli legati al turismo. Aumenta la richiesta di giovani e di percorsi di alternanza scuola-lavoro

Nel 2016 le assunzioni di personale dipendente con tutti le tipologie di contratto registrano a Pisa una crescita meno marcata (+2%) rispetto alla Toscana +5% e all’Italia +6%. In valore assoluti, nel complesso del 2016, secondo l’indagine Excelsior le imprese pisane prevedono l’ingresso di 4.620 lavoratori dipendenti. La crescita delle opportunità occupazionali è accompagnata da un aumento della quota di imprese che ha effettuato o effettuerà assunzioni: il 12% del 2014, il 16% del 2015 ed il 18% 2016. La maggiore propensione ad operare sui mercati esteri e lo sviluppo di prodotti innovativi porta ad aumentare le opportunità di lavoro. Nel 2016, infatti, il 29% delle imprese che esportano ed il 27% di quelle che hanno sviluppato nuovi prodotti/servizi hanno espresso intenzione di assumere: valori nettamente al di sopra della media complessiva. Questi, in sintesi i principali risultati, diffusi oggi dall’Ufficio Studi della Camera di Commercio di Pisa, dell'indagine Excelsior, realizzata a livello nazionale da Unioncamere e Ministero del Lavoro, che su Pisa ha visto realizzate 799 interviste ad imprese con dipendenti.

Contratti a termine sempre al primo posto. Considerando i contratti di lavoro dipendente, quelli a termine, con una quota del 65% sul totale, restano il gruppo più consistente, con un aumento di 2 punti percentuali rispetto al 2015. Diminuisce invece al 26%, dopo il 29% del 2015, il peso degli ingressi a tempo indeterminato, mentre la quota degli apprendisti rimane stabile al 5%. Si riduce, rispetto al 2015, la quota degli stagionali. Nel 2016 infatti il 24% delle assunzioni sarà a tempo determinato a carattere stagionale: 3 punti in meno rispetto all’anno precedente. Da segnalare come il 31% degli ingressi sarà a tempo parziale: un valore in aumento rispetto al 29% del 2015.

Migliora la domanda per giovani. Gli immigrati avanti per le professioni meno qualificate. Almeno il 29% delle assunzioni programmate dalle imprese della provincia di Pisa sarà riservato ai giovani: due punti in più rispetto al 2015. Alle donne e ai lavoratori immigrati, invece, andranno il 12% delle assunzioni: valori, in entrambi i casi, inferiori a quelli toccati nel 2015: 13% e 17% rispettivamente. I lavori per i quali gli immigrati sono particolarmente ricercati sono quelli non qualificati nell’industria e nelle costruzioni (quasi la metà della domanda è rivolta a loro) e quella non qualificate nel commercio e nei servizi: qui la quota arriva al 26%.

Le professioni dei servizi avanti a tutte. Tra le professioni, nel 2016 ai primi posti della graduatoria si trovano le qualificate nelle attività ricettive e della ristorazione (1.020 posizioni tra cuochi, camerieri, baristi e simili), seguite dalle qualificate nelle attività commerciali (540 unità) e dalle professioni non qualificate nel commercio e nei servizi, con 510 assunzioni previste. Subito dopo arriva l’industria con 270 ingressi per conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento, 230 tra artigiani e operai e 210 operai semi-qualificati e addetti al montaggio.
A livello di macro-categorie, quindi, le assunzioni di figure high skill saranno 670 (dirigenti, specialisti e tecnici) mentre le medium skills (impiegati e professioni qualificate nel commercio e servizi) saranno 2.170 (il 47%). Il 38% delle assunzioni, 1.760 posti, sarà appannaggio di operai conduttori e figure non qualificate.

Titoli di studio: diplomati ancora in prima posizione. I laureati e i diplomati, nel loro insieme, detengono il 49% delle assunzioni programmate in provincia di Pisa per il 2016: una quota superiore di 2 punti alla media regionale ma inferiore di 4 punti a quella nazionale. Nel dettaglio, 490 ingressi saranno per persone laureate ed altri 1.770 per diplomati della scuola secondaria superiore. Le assunzioni di persone in possesso di qualifica professionale si attesteranno a quota 980 unità mentre 1.380 unità saranno figure alle quali non verrà richiesta una formazione scolastica specifica.

Alternanza scuola lavoro sempre più gettonata. Secondo l’indagine Excelsior, nel 2015 il 10% delle imprese ha ospitato ragazzi in alternanza-scuola lavoro e l’11% in tirocinio o stage. Le previsioni per il 2016 segnalano un aumento, al 12%, della quota di imprese che prevedono di ospitare ragazzi in alternanza con picchi del 22% per le aziende del settore turistico e del 15% per quelle operanti nei servizi alle imprese. Valori via via crescenti, per l’alternanza, si registrano all’aumentare della dimensione d’impresa: il 10% delle aziende fino a 9 dipendenti, il 18% tra quelle con 10-49 dipendenti, ed il 35% tra le over 50 dipendenti.

“I dati sulla domanda di lavoro da parte delle imprese - commenta il presidente della Camera di Commercio di Pisa, Valter Tamburini - segnalano una ripresa che non decolla a causa di uno scenario ancora dominato dall’incertezza. Ciononostante, i dati evidenziano come per i giovani stiano aumentando le possibilità, sia di impiego, sia di mettersi alla prova attraverso percorsi di alternanza scuola lavoro. Per trovare il ragazzo o la ragazza giusta per la propria azienda - conclude Tamburini - il sistema camerale mette a disposizione delle imprese l’opportunità di offrire periodi di alternanza e apprendistato a studenti della scuola di secondo grado. Il tutto segnalando la propria disponibilità, in modo gratuito, sul portale https://scuolalavoro.registroimprese.it.”

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