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Piccole e medie imprese, è emergenza credito: -2,3% di prestiti

A lanciare l'allarme è Confcommercio Pisa, alla luce degli ultimi dati diffusi dall'Osservatorio provinciale del credito. Investimenti a rischio

"C'è una disparità e un dualismo nell'offerta di credito a Pisa e provincia che ci preoccupa moltissimo". E' il pensiero di Federico Pieragnoli, Direttore di Confcommercio Pisa, che spiega come la contrazione dei prestiti per le piccole e medie imprese sia un segnale negativo per il comparto, con difficoltà di aziende e relativi investimenti.

"Se da un lato i prestiti alle imprese medio grandi, in prevalenza del comparto manifatturiero, sono cresciuti del 2,5% nel primo semestre 2015, dall'altro l'offerta di credito indirizzata alle piccole imprese provinciali è calata del 2,3%. A pagarne le conseguenze, soprattutto le aziende del commercio e dei servizi, oltre a quelle delle costruzioni. Una sofferenza confermata non solo dal progressivo calo dei fatturati ma anche dalla percentuale di imprese del commercio-turismo che dichiarano di non essere in grado di sostenere il proprio fabbisogno finanziario: ben il 22%, contro il dato totale del 17% di tutte le imprese provinciali".

I numeri dell'Osservatorio provinciale del credito confermano la grande difficoltà delle Pmi che operano per il mercato interno contrariamente a quelle impegnate sui mercati internazionali. Un dualismo ribadito dagli ultimi dati sulla domanda di credito. Rileva Pieragnoli che "ad avanzare le nuove richieste di credito sono soprattutto le imprese manifatturiere (26%), le società di capitali (20%) e quelle con 10 addetti e oltre (42%), mentre tutto il resto del sistema imprenditoriale stenta fin troppo".

Eppure, conclude il direttore di ConfcommercioPisa, "nessuna vera ripresa sarà possibile senza la fondamentale propulsione del credito nei motori delle piccole e medie imprese. Ci appelliamo ad Enti locali e Istituti di Credito affinché facciano di tutto e di più per garantire accesso e condizioni favorevoli al credito delle Pmi. Come Associazione, grazie al nostro consorzio di garanzia Centro Fidi Terziario e ad una serie di accordi con le principali banche del territorio, abbiamo chiuso l'anno con oltre 50 milioni di credito garantito per pratiche in media di 50mila euro. Purtroppo un altro segnale che gli investimenti diminuiscono, visto che fino a qualche anno fa la pratica media si aggirava intorno ai 100mila euro".

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